Messa crismale: mons. Pavanello (Adria-Rovigo), “dagli esercizi di sinodalità viene un messaggio di speranza”

“È dall’unzione dello Spirito, da cui tutti siamo raggiunti, che nasce la ‘sinodalità’”, che Papa Francesco ci ha indicato come “punto decisivo per il futuro della Chiesa”. Lo ha sottolineato il vescovo di Adria-Rovigo, mons. Pierantonio Pavanello, nella messa crismale, celebrata ieri sera nella cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, ad Adria.
“Anche la nostra diocesi sta tentando di rispondere a questa sollecitazione di Papa Francesco. Da qualche tempo infatti – ha ricordato il presule -, anche noi stiamo provando a fare degli ‘esercizi’ di sinodalità. Abbiamo proposto innanzitutto un criterio pastorale che dice ‘mai da soli’, e che vuole evidenziare la premessa indispensabile del ‘camminare insieme’. Abbiamo inoltre cercato di dare alle iniziative di formazione un carattere ‘sinodale’, mettendo a fondamento l’ascolto della Parola di Dio e dedicandoci all’ascolto reciproco e al discernimento”. Nel promuovere percorsi di rinnovamento pastorale, ha aggiunto, “abbiamo adottato il metodo del discernimento comunitario, partendo da una ricerca comunitaria per arrivare a soluzioni condivise”.
Da questi “esercizi di sinodalità”, ha osservato mons. Pavanello, “mi sembra venga un messaggio di speranza e si apra una via per la nostra Chiesa diocesana, tanto più preziosa se pensiamo un momento di ristrettezze e di difficoltà che stiamo vivendo. Chiedo a tutti, presbiteri, diaconi, laici e religiosi/religiose di accettare la sfida della ‘sinodalità’ e di provare con umiltà e disponibilità a esercitarsi nell’ascolto, nella condivisione e nel discernimento”.
Il presule ha concluso “con un appello che ci porta a guardare oltre i confini della nostra Chiesa. Come vescovo infatti sono chiamato a tenere aperta la nostra Chiesa diocesana alla comunione con la Chiesa universale e con le altre Chiese: per questo desidero invitarvi ad un gesto di condivisione con la Chiesa sorella di Beira in Mozambico, con la quale abbiamo intrapreso assieme alla diocesi di Vicenza una cooperazione missionaria, grazie anche all’impegno del compianto don Giuseppe Mazzocco: l’offerta che verrà raccolta sarà destinata alla costruzione della ‘casa della missione’, un progetto che stava a cuore a don Giuseppe e che speriamo in futuro possa accogliere anche qualche presenza missionaria di preti e laici della nostra diocesi”.

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