San Francesco di Sales: Lourdes, 250 giornalisti e professionisti dei media cattolici da più di 25 Paesi

Per il 25° anno consecutivo, la Fédération des Médias Catholiques de France organizza le Giornate di San Francesco di Sales a Lourdes, da mercoledì 25 a venerdì 27 gennaio prossimo.
Riunendo più di 250 giornalisti e professionisti dei media cristiani provenienti da più di venti Paesi di tutti i continenti, le Giornate di San Francesco di Sales sono “un momento fondamentale che consente a tutti, sotto lo sguardo benevolo di Maria, di ricaricare le batterie, condividere la propria professione e arricchirsi a vicenda”. “In questi tempi tumultuosi, al centro di una crisi dei media e di una crescente digitalizzazione della società, questi tre giorni di incontri e dibattiti sono puro ossigeno per i professionisti della comunicazione”, si legge in una nota. Aperte da quattro anni a livello internazionale, in particolare attraverso una collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, SIGNIS World e quest’anno UCSI, le Giornate accolgono professionisti provenienti da tutta Europa, ma anche da Stati Uniti, Canada, India, Filippine, Vietnam, Kenya, Costa d’Avorio e altri Paesi.
Quest’anno, eccezionalmente, vedranno la presenza del card. Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, che verrà in particolare a consegnare il Premio Padre Jacques Hamel, intitolato a questo sacerdote assassinato durante una celebrazione nella chiesa di St. Etienne du Rouvray. Il premio riconosce un lavoro giornalistico che ha particolarmente contribuito alla pace nel mondo. Il cardinale lo consegnerà alla presenza di Roselyne Hamel, la sorella di padre Jacques Hamel, che dopo l’assassinio, porta ovunque la testimonianza di fede che il fratello le ha trasmesso. Il tema: “Come farsi ascoltare? Grandi voci cattoliche rispondono”, sarà trattato da relatori d’eccezione. “Le Giornate di San Francesco di Sales sono un’occasione per riflettere su questioni concrete di comunicazione, comprensione e cattolicesimo – dice p. Michel Daubanes -. Credo, spero, che questi giorni saranno anche occasione per riposare, anche spiritualmente, in questo santuario che è luogo di grazia”.

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