Diocesi: mons. Parisi (Lamezia Terme), “fare memoria delle vittime della Fiumarella significa trasformare il futuro con il nostro impegno”

“La vera domanda che la memoria di oggi ci deve far fare, proprio per quella etica delle responsabilità che riguarda ed investe ciascuno di noi, non è ‘Dio dove era?’, la domanda è ‘l’uomo dov’era?’”. Lo ha detto il vescovo di Lamezia Terme, mons. Serafino Parisi, in suffragio delle vittime della Fiumarella, avvenuta il 23 dicembre 1961, ed officiata a Decollatura.
Un momento di forte commozione e di ricordo di una triste pagina non solo per “Decollatura che – come ha ricordato il vescovo – ha perso trentuno dei suoi piccoli, dei suoi giovani, delle persone ormai mature, ma anche per tutto il circondario, per tutta la provincia catanzarese. Direi che la ferita è una ferita che riguarda la regione e l’intera nazione”. Ricordando le vittime, il presule ha sottolineato che “penso a quelli che avevano quattro, cinque, otto anni, poi gente di 40, 46, 51 anni, il più anziano 77 anni e gli altri tra i 15 ed i 20 anni”. “C’erano lavoratori, i cosiddetti pendolari, c’erano professionisti, c’erano anche tanti studenti – lo abbiamo sentito nella ricostruzione storica che è stata fatta –. Famiglie che magari non mangiavano per dare la possibilità ad un figlio di andare a studiare: era il grande legittimo sogno di riscatto”. “Ma c’era molto di più – ha proseguito mons. Parisi –. C’era anche la volontà di contribuire intelligentemente alla crescita di questo nostro territorio”.
Infine, il vescovo ha evidenziato che oggi, dopo 61 anni, le cose non sembrano essere cambiate: “Come infrastrutture siamo a 60 anni fa. Non solo loro (le vittime, ndr) hanno visto infrangere il sogno del loro futuro, ma oggi noi che siamo nel loro futuro stiamo dicendo che non c’è molta diversità rispetto al passato” anche se “alcuni timidi passi sono stati fatti”. “Fare memoria – ha aggiunto mons. Parisi – significa certamente riportare il passato nel presente e fare memoria significa trasformare il futuro con il nostro impegno oggi e qui”.

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