Commissione europea: sistema di scambio emissioni, transizione verde più rapida. Fondo sociale per il clima vale 65 miliardi di euro

C’è l’accordo tra le istituzioni europee per rafforzare il sistema di scambio di emissioni dell’Ue (il cosiddetto Ets, Emission trading system), che si applicherà a “nuovi settori”, e per creare un Fondo sociale per il clima. È una nota della Commissione a esprimere oggi soddisfazione per il passo compiuto, “fondamentale verso il raggiungimento dell’impegno dell’Ue di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030” e per “garantire che la transizione sia equa”. “Un Ets più forte”, ha spiegato il vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, Frans Timmermans, “ci aiuterà a guidare gli investimenti nella decarbonizzazione e a ridurre ulteriormente e più rapidamente le emissioni”, mentre il nuovo Fondo sociale per il clima, garantirà che la transizione verde dell’Ue “avvenga in modo da proteggere i nostri soggetti più vulnerabili e aiutarli a partecipare alla transizione”. Entro il 2030, le emissioni dovranno scendere del 62%, rispetto ai livelli del 2005, perché gli Stati dovranno lavorare per ridurre maggiormente le emissioni: era previsto il 43% di riduzione; se ne impone il 19% in più. Dal 2027 entrerà in funzione un nuovo sistema di scambio separato per le emissioni di carburante per trasporti e per il riscaldamento. Il Fondo sociale per il clima invece vale 65 miliardi di euro del bilancio dell’Ue, più il 25% di cofinanziamento da parte degli Stati membri, e offrirà un sostegno per aiutare i cittadini vulnerabili e le microimprese a investire in misure di efficienza energetica.

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