Papa Francesco: “non temiamo di anteporre il fratello alle nostre paure”, “camminiamo insieme nonostante peccati, sbagli del passato e ferite”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Non temiamo di anteporre il fratello alle nostre paure! Il Signore desidera che ci fidiamo gli uni degli altri e che camminiamo insieme, nonostante le nostre debolezze e i nostri peccati, nonostante gli sbagli del passato e le ferite reciproche”. E’ l’invito del Papa, che nella parte centrale dell’omelia dei Vespri presieduti nella basilica di San Paolo fuori le mura, a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, ha ricordato che i Magi, a Gerusalemme, “anziché veder riflessa la luce della stella, sperimentano la resistenza delle forze oscure del mondo”. “Non c’è solo Erode che si sente minacciato dalla novità di una regalità diversa da quella corrotta dal potere mondano, c’è tutta Gerusalemme che si turba all’annuncio dei Magi”, ha sottolineato Francesco, secondo il quale “anche lungo il nostro cammino verso l’unità può accadere di arrestarci per lo stesso motivo che paralizzò quella gente: il turbamento, la paura. È il timore della novità, che scuote le abitudini e le sicurezze acquisite; è la paura che l’altro destabilizzi le mie tradizioni e i miei schemi consolidati”. “Ma, alla radice, è la paura che abita il cuore dell’uomo, dalla quale il Signore Risorto vuole liberarci”, ha spiegato il Papa: “La vicenda dei Magi ci incoraggia anche in questo. A Gerusalemme, luogo di delusione e di opposizione, proprio lì dove la via indicata dal Cielo sembra infrangersi contro i muri eretti dall’uomo, essi scoprono la via per Betlemme. Sono i sacerdoti e gli scribi a fornire l’indicazione, scrutando le Scritture. I Magi trovano Gesù non solo grazie alla stella, nel frattempo scomparsa; hanno bisogno della Parola di Dio”. “Anche noi cristiani non possiamo arrivare al Signore senza la sua Parola viva ed efficace”, il commento di Francesco: “Essa è stata data all’intero Popolo di Dio, perché sia accolta, pregata e meditata insieme. Avviciniamoci dunque a Gesù attraverso la sua Parola, ma avviciniamoci anche ai fratelli attraverso la Parola di Gesù. La sua stella sorgerà nuovamente sul nostro cammino”.

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