Honduras: eletti due presidenti del Congresso dalle diverse parti politiche. Vescovi, “dialogo aperto e sincero”

Grande tensione politica in Honduras, dopo l’insediamento della nuova presidente Xiomara Castro e del Congresso. Quest’ultimo, dopo la defezione dalla maggioranza di 18 deputati del gruppo Libertad y Refundación (Libre), ha in pratica eletto due presidenti: Luis Redondo, espressione della maggioranza che sostiene la presidente, è stato eletto e proclamato dall’aula, mentre l’opposizione, in un’elezione alternativa avvenuta fuori dal Parlamento, nel club sociale Bosques de Zambrano, a 40 minuti dalla capitale Tegucigalpa, ha eletto Jorge Cálix. La presidente Xiomara Castro ha riconosciuto la piena legittimità del presidente del Congresso eletto in aula e ha aggiunto: “È il momento di costruire l’unità della famiglia honduregna”.
Sulla situazione interviene con una nota la Conferenza episcopale honduregna (Ceh), che dopo aver sottolineato il clima di concordia nel quale si è svolto finora il processo elettorale, chiede di dare vita al più presto a “un dialogo sincero e aperto”, tra la presidente eletta Xiomara Castro e i rappresentanti in conflitto per “trovare un percorso di soluzione che rispetti la legge e restituisca serenità e pace”. Per i vescovi, che affermano di temere che entrambe le elezioni nel Congresso presentino vizi di nullità, “il dialogo avrà come obiettivo la ricerca e la realizzazione del maggior bene possibile ed equo di tutti gli honduregni e non gli interessi di singoli, gruppi o partiti”. E aggiungono: “La violenza di qualsiasi tipo, fisica o verbale, deve essere bandita dalla cultura honduregna, poiché porta solo all’odio e al dolore. Siamo tutti figli dello stesso Dio Padre e, quindi, siamo fratelli honduregni”.

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