Papa Francesco: “non seguiamo le mode, le meteore del momento”. “Cristiani falcidiati da guerra e violenza ci danno speranza”

(Foto Siciliani-Gennari/SIR)

“Accogliamo l’accorato desiderio di Gesù, che ci vuole ‘una sola cosa’ e, con la sua grazia, camminiamo verso la piena unità!”. Con questo auspicio il Papa ha aperto la sua omelia, durante i Vespri celebrati nella basilica di San Paolo fuori le Mura, a conclusione della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Al centro dell’omelia, l’itinerario dei Magi, che “comincia da oriente, passa attraverso Gerusalemme e infine raggiunge Betlemme”. I Magi, ha ricordato Francesco, “si mettono in viaggio da oriente, da dove sorge la luce solare, ma vanno in cerca di una luce più grande. Questi sapienti non si accontentano delle loro conoscenze e delle loro tradizioni, ma desiderano di più. Perciò affrontano un viaggio rischioso, animati dall’inquietudine della ricerca di Dio”. “Seguiamo anche noi la stella di Gesù!”, l’invito del Papa: “Non lasciamoci distogliere dai bagliori del mondo, stelle luccicanti ma cadenti. Non seguiamo le mode del momento, meteore che si spengono; non inseguiamo la tentazione di brillare di luce propria, di chiuderci cioè nel nostro gruppo e di autoconservarci. Il nostro sguardo sia fisso in Cielo, sulla stella di Gesù. Seguiamo lui, il suo Vangelo, il suo invito all’unità, senza preoccuparci di quanto lungo e faticoso sarà il viaggio per raggiungerla pienamente”. “Non dimentichiamo che guardando la luce la nostra Chiesa continua ad essere il mysterium lunae”, ha aggiunto a braccio. “Desideriamo e camminiamo insieme, sostenendoci a vicenda, come hanno fatto i Magi”, ha assicurato Francesco: “In loro possiamo vedere riflesse le nostre diversità, le varie tradizioni ed esperienze cristiane, ma anche la nostra unità, che nasce dallo stesso desiderio: guardare il cielo e camminare insieme sulla terra”. “L’oriente ci fa pensare anche ai cristiani che abitano diverse regioni falcidiate dalla guerra e dalla violenza”, ha proseguito il Papa: “Quei nostri fratelli e sorelle hanno tante sfide difficili da affrontare, eppure con la loro testimonianza ci danno speranza: ci ricordano che la stella di Cristo risplende nelle tenebre e non tramonta; che il Signore dall’alto accompagna e incoraggia i nostri passi. Attorno a Lui, in Cielo, brillano insieme, senza distinzioni di confessione, moltissimi martiri: essi indicano a noi sulla terra una via precisa, quella dell’unità!”.

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