Diocesi: Piazza Armerina, a Gela quattro appartamenti per chi vive in condizioni di disagio

A Gela inaugurati quattro appartamenti messi a disposizione di quanti ne faranno richiesta e ne sarà accertata una condizione di disagio. Si trovano nell’ex caserma dei Carabinieri di Piazza Roma, di cui è proprietario il Libero Consorzio Provinciale di Caltanissetta. Ogni casa ha a disposizione un bagno, una camera da letto e un soggiorno-cucina e sono collegati da una zona comune che servirà alle attività utili al reinserimento sociale di chi li abiterà. Sono case destinate a chi non può permettersele più.
L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del vescovo di Piazza Armerina, mons. Rosario Gisana, che ha benedetto i locali alla presenza di una ristretta rappresentanza degli enti che hanno aderito e sostenuto il progetto a sostegno delle persone più fragili. La ristrutturazione degli appartamenti, che si è svolta sotto la supervisione del direttore dei lavori Enzo Insalaco, rientra nel progetto “Open Housing”, sostenuto da Fondazione Con il Sud e promosso dall’associazione capofila Arci Le Nuvole. A realizzarla, l’associazione “Dives in Misericordia Aps – Onlus”. L’ingresso di quanti ne potranno usufruire sarà filtrato e organizzato dopo l’attività di monitoraggio dei centri di ascolto e dei servizi sociali del Comune. L’accoglienza sarà provvisoria ed è solo il primo passo al re-inserimento sociale di chi ne avrà bisogno. Per questa ragione sarà arricchita dalla possibilità di frequentare corsi di formazione utili a trovare un lavoro. “Realizziamo dei sogni, questa è una storia d’amore col Signore – afferma don Pasqualino di Dio, parroco di San Francesco e iniziatore della Piccola Casa della Misericordia -. Le persone che usufruiranno di questo progetto sono la parte più fragile della comunità, ma anche la parte più preziosa, secondo il precetto del Signore. Attraverso questi nuovi quattro appartamenti daremo a famiglie e persone in difficoltà la possibilità di abitare in un modo innovativo, incentrato sullo scambio e sulla partecipazione attiva degli abitanti, sulla condivisione di spazi, attività e sull’interazione con il territorio”.

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