Papa Francesco: a Penitenzieria apostolica, “andare a confessarsi non è andare in tintoria a togliersi una macchia”

“Andare a confessarsi non è andare in tintoria a togliersi una macchia”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, che, ricevendo in udienza i partecipanti al XXXI Corso sul foro interno promosso dalla Penitenzieria apostolica, guidati dal card. Mauro Piacenza, penitenziere maggiore, si è soffermato su tre espressioni che spiegano bene il senso del sacramento della Riconciliazione: “abbandonarsi all’amore”, “lasciarsi trasformare dall’amore” e “corrispondere all’amore”. “Se non c’è amore, non è come Gesù lo vuole, se c’è funzionalità, non è come Gesù lo vuole: amore verso il fratello e la sorella, peccatori, peccatrici perdonati, questo è fondamentale”, ha detto a braccio Francesco. “La fede non può mai essere ridotta a un elenco di concetti o a una serie di affermazioni da credere”, ha ribadito: “La fede si esprime e si comprende dentro una relazione: la relazione tra Dio e l’uomo e tra l’uomo e Dio, secondo la logica della chiamata e della risposta: Dio chiama e l’uomo risponde. Noi chiamiamo Dio e lui risponde sempre. La fede è l’incontro con la misericordia, con Dio stesso che è misericordia – il nome di Dio è misericordia – ed è l’abbandono tra le braccia di questo amore, misterioso e generoso, di cui tanto abbiamo bisogno, ma al quale, a volte, si ha paura ad abbandonarsi”. “L’esperienza insegna che chi non si abbandona all’amore di Dio finisce, prima o poi, per abbandonarsi ad altro, finendo tra le braccia della mentalità mondana, che alla fine porta amarezza, tristezza e solitudine”, il monito del Papa, secondo il quale “il primo passo per una buona Confessione è proprio l’atto di fede, di abbandono, con il quale il penitente si accosta alla misericordia”. Ogni confessore, quindi, “dev’essere capace di stupirsi sempre per i fratelli che, per fede, domandano il perdono di Dio e, ancora solo per fede, si abbandonano a Lui, consegnando sé stessi nella Confessione. Il dolore per i propri peccati è il segno di tale abbandono fiducioso all’amore”. Il Santo Padre, prima di cominciare a parlare, si è scusato a braccio: “Mi scuso per essere seduto, ma dopo un viaggio le gambe si fanno sentire”.

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