Irlanda: gioia dei vescovi per il riconoscimento di Knock come santuario mariano ed eucaristico internazionale

Gioia dei vescovi irlandesi all’annuncio dato dalla Santa Sede sul riconoscimento del santuario di Nostra Signora di Knock come santuario mariano ed eucaristico internazionale a partire dal 19 marzo 2021. L’arcivescovo di Tuam, mons. Michael Neary, fa sapere che Papa Francesco designerà formalmente Knock come santuario mariano ed eucaristico internazionale nella festa di San Giuseppe, venerdì 19 marzo, in un’omelia che sarà trasmessa tramite un collegamento video durante la messa nella Cappella del santuario, che sarà celebrata alle 19.30 dallo stesso arcivescovo Neary e dal rettore padre Richard Gibbons. Il 19 marzo è anche il giorno in cui Papa Francesco celebrerà l’ottavo anniversario dell’inizio del suo ministero petrino. Gioia viene espressa anche da mons. Eamon Martin, presidente della Conferenza episcopale irlandese. “Proprio come nel 1879, quando l’apparizione a Knock portò speranza agli irlandesi in difficoltà – si legge in una nota diffusa stamattina –, così anche oggi durante questi difficili giorni di pandemia da Covid-19 ci ricorda che Gesù, Maria e Giuseppe rimangono vicini a noi. Mentre continuiamo a lottare in tanti modi con restrizioni e sconvolgimenti, il messaggio di Knock offre una promessa di speranza”. Il santuario è la meta di pellegrinaggio più visitata in Irlanda. Fu eretto a Knock in seguito a un’apparizione avvenuta nel 1879. Quando Papa Francesco visitò l’Irlanda per l’Incontro mondiale delle famiglie nel 2018, si recò al santuario mariano. Nella Cappella delle apparizioni, dopo essersi raccolto in preghiera silenziosa, affidò, davanti all’immagine della Madonna, le vittime degli abusi. “Nessuno di noi può esimersi dal commuoversi per le storie di minori che hanno patito abusi, che sono stati derubati dell’innocenza o che sono stati allontanati dalle mamme, e abbandonati allo sfregio di dolorosi ricordi – disse in quell’occasione Papa Francesco –. Questa piaga aperta ci sfida ad essere fermi e decisi nella ricerca della verità e della giustizia. Imploro il perdono del Signore per questi peccati, per lo scandalo e il tradimento avvertiti da tanti nella famiglia di Dio. Chiedo alla nostra Madre Beata di intercedere per tutte le persone sopravvissute di abusi di qualsiasi tipo e di confermare ogni membro della famiglia cristiana nel risoluto proposito di non permettere mai più che queste situazioni accadano”. Oltre a Papa Francesco, il santuario è stato visitato da san Giovanni Paolo II nel 1979 e da santa Teresa di Calcutta nel 1993.

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