Austria: assemblea online dei vescovi, “adottare misure globali per contrastare la tratta di esseri umani”. Accogliere famiglie migranti

Riprendendo le parole di Papa Francesco, la Conferenza episcopale austriaca (Öbk), nel documento finale della plenaria primaverile online, ha ribadito che “la tratta di esseri umani è una vergogna per l’umanità che non può essere tollerata, come ha recentemente sottolineato il Papa nella sua enciclica Fratelli tutti”. Per i vescovi è importante “rafforzare la cooperazione di tutte le buone forze contro di essa, fornire un sostegno concreto ai sopravvissuti alla tratta di esseri umani, promuovere il loro reinserimento in una vita autodeterminata ed eliminare le cause strutturali della tratta di esseri umani. È necessario adottare misure globali per contrastare le numerose cause della tratta di esseri umani”. In questo senso la Öbk richiama la necessità di “una forte protezione per le vittime e sanzioni elevate per i trafficanti di esseri umani. Più di prima, l’Austria dovrebbe scegliere di orientare la propria politica ai modelli dei Paesi che criminalizzano coloro che beneficiano della prostituzione o di altre forme di sfruttamento sessuale delle vittime della tratta di esseri umani”. Inoltre, sottolineano i vescovi, “le norme sul riciclaggio di denaro devono essere rafforzate in modo che il denaro proveniente dalla tratta di esseri umani non possa essere imbiancato, soprattutto non in Austria”.
Sul tema dei profughi i vescovi hanno lodato la politica austriaca: “Negli ultimi mesi, il governo federale austriaco ha adottato misure concrete per contrastare la difficile situazione dei rifugiati nel nord della Siria, ma anche in Grecia e Bosnia-Erzegovina, ad esempio. Questo necessario aiuto locale come espressione di responsabilità e solidarietà internazionale è espressamente accolto dai vescovi”. Al contempo, la Öbk rinnova al governo austriaco “l’appello affinché accetti le famiglie bisognose di protezione con bambini piccoli e validi motivi per la fuga in Austria come parte di un’ordinata operazione europea di salvataggio. Questo programma di ammissione umanitaria è un’espressione concreta dei valori per i quali l’Europa e il cristianesimo rappresentano”.

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