Coronavirus Covid-19: Draghi, “oggi primo contratto per produrre vaccini in Italia”. “1.694 siti vaccinali, ne verranno individuati altri”

(Foto: Presidenza del Consiglio dei ministri)

È di oggi “la conclusione del primo contratto tra un’azienda italiana e un’azienda titolare di un brevetto. Continueremo a sviluppare la capacità produttiva di vaccini in Italia”. Ad assicurarlo è questo pomeriggio il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel suo intervento presso l’hub vaccinale di Fiumicino. L’Unione europea, ha ricordato, “ha preso degli impegni chiari con le case farmaceutiche e ci aspettiamo che vengano rispettati. In queste settimane abbiamo preso decisioni forti nei confronti delle aziende in ritardo con le consegne. Seguiteremo a farlo, per difendere la salute degli italiani”. “Il nostro obbiettivo – ha quindi spiegato il premier –, in accordo con il ministro della Salute, Roberto Speranza, il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, e il Commissario straordinario all’emergenza, generale Francesco Paolo Figliuolo, è quello di utilizzare tutti gli spazi utili disponibili per le vaccinazioni. Ci si potrà vaccinare non solo negli ospedali, ma anche nelle aziende, nelle palestre e nei parcheggi come questo di Fiumicino. In Italia sono già operativi 1.694 siti vaccinali fissi e altri verranno individuati”. Per questo “cambio di passo” il presidente del Consiglio ha chiesto la collaborazione di medici generali, specialisti e specializzandi con i quali sono già stati sottoscritti accordi, di medici competenti delle aziende, medici sportivi e odontoiatri, ma, ha precisato, “fondamentale è la partecipazione di tutti i cittadini”. “Collaborazione decisiva è anche quella con le Regioni” secondo il principio di “sussidiarietà, nel rispetto delle prerogative che la Costituzione assegna a ogni livello dell’amministrazione pubblica”.

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