Coronavirus Covid-19: Auser, “primari in pensione in prima linea per favorire la vaccinazione a Borgomanero”

Diciassette medici e sette operatori sanitari – tutti in pensione – scendono in campo in Piemonte per favorire la campagna vaccinale. Sono i primari in pensione che hanno dato vita nel 2018 a Borgomanero al poliambulatorio specialistico gratuito dell’Auser attivo presso la sede dell’associazione in piazza XXV Aprile a Borgomanero (Novara). Un passo avanti importante reso possibile grazie ad una delibera della Direzione generale della Asl di Novara “approvazione accordo con l’associazione Auser sede di Borgomanero per prestazioni volontarie ai fini della somministrazione del vaccino anti Sars-CoV-2 alla popolazione” e sottoscritta propria in questi giorni.
“Abbiamo veramente bisogno di medici che ci diano una mano in questo periodo – commenta la direttrice dell’Asl di Novara, Arabella Fontana – e abbiamo avuto la fortuna di trovare la disponibilità di questi professionisti generosi. Così abbiamo sottoscritto una convenzione specifica e qualsiasi medico in pensione che voglia aderire a questa iniziativa può farlo ed entrare a far parte della squadra”.
Sergio Cavallaro, specialista in urologia che coordina l’ambulatorio dell’Auser, è tra quelli che si sono resi subito disponibili per le vaccinazioni, che verranno praticate al centro di Santa Croce di Borgomanero messo a disposizione dalla parrocchia per l’Asl e aperto l’altro ieri: “Siamo a disposizione – dice Cavallaro – con 17 medici e 7 operatori sanitari: il modello di convenzione è importante perché consente ai professionisti in pensione di potere fornire il loro contributo in una situazione così complessa e delicata e ci auguriamo che possa diventare una strada da seguire in tutta la regione per far girare al meglio la macchina operativa delle vaccinazioni”.
L’accordo è valido fino al 31 dicembre 2021 ed è prorogabile. L’Ambulatorio solidale dell’Auser Borgomanero (Novara) è operativo dal 2018 grazie alla disponibilità di un gruppo di medici primari tutti in pensione e tutti volontari, che visitano gratuitamente persone indigenti, rifugiati ed extracomunitari.

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