Atti intimidatori a Comunità Progetto Sud: “indignazione” dei vescovi della Calabria, “uniti contro ‘ndrangheta, corruzione e ogni forma di sfruttamento”

“La Conferenza episcopale calabra, esprime la propria indignazione per l’ennesimo atto intimidatorio ai danni del personale e delle strutture della Comunità Progetto Sud, diretta da don Giacomo Panizza, impegnata ormai da anni in una preziosa opera di rilancio dell’azione sociale, culturale, educativa e professionale nella Calabria intera, in territori oppressi dalla presenza della ‘ndrangheta”. È quanto si legge in una nota stampa a firma di mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Cec e arcivescovo di Catanzaro-Squillace.
La Conferenza calabrese “condanna con fermezza l’accaduto”, manifestando “solidarietà alla grande famiglia di ‘Progetto sud’ ed a tutte le realtà che, alla sua stregua, si battono quotidianamente per l’affermazione della legalità e la costruzione di percorsi di legalità e giustizia, nel solco del Vangelo”. L’auspicio dei vescovi calabersi è che “istituzioni, società civile, forze sociali e produttive possano unirsi sempre più sotto la comune bandiera dell’impegno contro la ‘ndrangheta, la corruzione ed ogni forma di sfruttamento e colonizzazione della terra di Calabria”. Infatti, “solo insieme, tutti insieme, sconfiggeremo le mafie, per l’edificazione di un regno di giustizia, di pace e di amore secondo il cuore di Dio”. La Cec – si legge ancora – ritiene “doveroso far sentire pubblicamente la propria vicinanza perché non passi mai l’idea che quanti sono in prima fila nella lotta per la legalità possano rimanere da soli, a causa del silenzio o dell’indifferenza altrui: non è certo tempo per spendere parole vuote, è come non mai tempo per scegliere parole giuste, esempi luminosi, testimonianze credibili”.

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