Solidarietà: Ccca, donato il salario di un mese di lavoro a 6 donne del Centro neonati abbandonati in Costa d’Avorio

Un mese di lavoro pagato alle sei operatrici del Centro per neonati abbandonati di Odienné in Costa d’Avorio, per un totale di 700 euro. Praticamente sei stipendi mensili erogati grazie al ricavato della vendita di 33 Bibbie (versione Cei 2020) messe a disposizione della onlus dall’imprenditore Marco Sette, Ceo del brand Arcieri, non nuovo a iniziative di questo genere. Questo il risultato raggiunto dalla campagna natalizia organizzata dal Comitato Cattolici Civiltà dell’Amore (Ccca). “Un’idea regalo speciale, quella che abbiamo proposto lo scorso Natale ai nostri amici e benefattori – dichiara Giuseppe Rotunno, responsabile del Ccca -: una Bibbia che già in sé racchiude un valore inestimabile in quanto scrigno di parole di Luce e Sapienza, ma che quest’anno abbiamo voluto abbinare ad uno dei nostri microprogetti realizzati tramite l’opera preziosa dei missionari che si trovano in loco. Abbiamo così unito un regalo per l’anima, la Bibbia, e un gesto concreto per i poveri. Con sole 33 Bibbie vendute abbiamo pagato il salario a sei donne, Ines, Constantine, Kady, Lucienne, Assata, Madjara, con tutte le ricadute positive per il mantenimento delle loro famiglie. Basti pensare che in quei luoghi lo stipendio ammonta a circa 100 euro al mese, è perciò anche avanzato qualcosa per altre necessità del Centro. Con poco, abbiamo fatto tanto”. L’iniziativa rientrava nel programma “Adotta un papà/una mamma nel sud del mondo”, che contraddistingue il Ccca, “che si propone – spiega Rotunno -, attraverso donazioni, di creare microimprese e microprogetti nei Paesi poveri, offrendo lavoro ai capi famiglia o alle donne o ai giovani di vari villaggi. In quest’occasione, abbiamo pensato di mettere al centro i più indifesi tra gli indifesi: i neonati abbandonati nella savana, condannati a morte certa, se suor Rosaria e le sue consorelle non se ne prendessero cura“. “Nella nostra missione sono attive per tutta la giornata sei donne che accudiscono attualmente 18 neonati – dichiara suor Rosaria Giacone (della S. Famiglia di Spoleto), responsabile della casa d’accoglienza per bambini poveri “Arcobaleno” di Odienne in Costa d’Avorio – che hanno bisogno di tutto per sopravvivere all’abbandono fino a quando, appena in grado di camminare, vengono adottati da famiglie selezionate nei villaggi circostanti. Ebbene, grazie al prezioso aiuto dei nostri sostenitori in Italia, si è riusciti a offrire il giusto compenso per un mese a tutte le donne impegnate nelle cure di questi neonati abbandonati”.

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