Crisi economica: Ernst & Young, nel 2020 le industrie culturali e creative hanno perso 199 miliardi per la pandemia. Appello di Sassoli e Mogol

(foto SIR/European Parliament)

Nel 2020 le industrie culturali e creative (Icc) hanno perso 199 miliardi di euro a causa della pandemia. I settori della musica e dello spettacolo sono tra i più colpiti. Lo riporta uno studio di Ernst & Young presentato durante una conferenza stampa a Bruxelles, organizzata dal gruppo europeo delle società di autori e compositori (Gesac) a cui per l’Italia partecipa la Siae. Nell’ultimo anno, le industrie culturali e creative hanno perso oltre il 30% del loro volume di affari. Il calo più drastico si è registrato nella musica e nelle arti dello spettacolo con una contrazione del 75% e del 90%. “La cultura e l’eredità culturale europea, così varie e ricche, sono il cemento che sostiene il nostro comune senso di appartenenza all’Europa – ha detto David Sassoli, presidente del Parlamento Ue –. Dobbiamo pensare alla cultura come una componente fondamentale per costruire il mondo che verrà dopo il Covid-19”. Sassoli ha poi ricordato l’impegno del Parlamento Ue per aumentare il budget destinato alla cultura nel piano finanziario pluriennale. Prima della pandemia, nel 2019, le industrie culturali e creative rappresentavano il 4,4% del Pil dell’Ue, con incassi annui di 643 miliardi di euro, un valore aggiunto di 253 miliardi. Secondo i dati raccolti, il mondo della cultura impiegava 7,6 milioni di persone, superando otto volte il numero di impiegati delle telecomunicazioni. Le Icc, con un tasso annuale del 2,6% dal 2013, crescevano più rapidamente rispetto alla media Ue (+2%).

“L’industria culturale e creativa è uno dei settori più colpiti in Europa – ha affermato Giulio Rapetti, in arte Mogol, presidente di Siae –, gli artisti vedranno i loro incassi ridotti drasticamente nel 2021 e nel 2022. È necessario perciò mettere in campo azioni per accelerare la ripresa. È cruciale il recepimento della Direttiva Copyright per garantire una giusta redistribuzione della ricchezza”. Una delegazione di rappresentanti delle Icc, insieme al compositore Jean-Michel Jarre, incontrerà, oggi, il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, i vicepresidenti Margaritis Schinas e Dubravka Suica, e i commissari per il Mercato interno, Thierry Breton, per l’Economia, Paolo Gentiloni, e per il Lavoro, Nicolas Schmit.

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