Giorno della Memoria: Borrell, “c’è ancora chi nega l’Olocausto”. Ricordate le parole di Primo Levi. Ue, una strategia contro l’antisemitismo

Josep Borrell (Foto SIR/CE)

“Nel bel mezzo della pandemia Covid-19, abbiamo visto come, insieme al virus, è aumentato anche l’odio contro molte minoranze in tutto il mondo, la proliferazione di teorie del complotto antisemite e l’incitamento all’odio contro gli ebrei, in particolare sui social media”. Così in una nota l’Alto rappresentante Ue per gli affari esteri, Josep Borrell, ricorda l’Olocausto alla vigilia della Giornata della memoria. “Il sopravvissuto all’Olocausto e scrittore italiano Primo Levi ha detto: ‘Non possiamo capire (il fascismo), ma possiamo e dobbiamo capire da dove nasce, e dobbiamo essere la nostra guardia. Perché quello che è successo può succedere di nuovo. Per questo è dovere di tutti riflettere su quanto accaduto’”. Secondo l’Alto rappresentante Ue “76 anni dopo la liberazione di Auschwitz-Birkenau, queste parole risuonano più forti che mai”. Borrell sottolinea come persistano ancora teorie che tentano di “delegittimare la storia attraverso la negazione dell’Olocausto, anche in Europa”. Inoltre, Borrell ha ricordato l’impegno Ue con l’imminente strategia per la lotta all’antisemitismo e il piano d’azione europeo per i diritti umani e la democrazia (2020-2024), recentemente adottato.
“Non accetteremo né ignoreremo mai – ha detto – la negazione dell’Olocausto e combatteremo fermamente qualsiasi tipo di antisemitismo, intolleranza, molestia o violenza contro qualsiasi persona o comunità basata sull’origine etnica, religione o credo”. Infine, Borrell ha ribadito l’importanza di mantenere viva e diffondere la conoscenza sull’Olocausto. “Dobbiamo preservare la memoria dei sei milioni di uomini, donne e bambini vittime del brutale assassinio dei nazisti. Affronteremo l’antisemitismo e faremo in modo che la promessa ‘mai più’ venga trasmessa alle prossime generazioni di europei”.

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