Papa Francesco: telegramma di cordoglio per la morte del card. Marian Jaworski

“Ringrazio il Signore per la vita e il ministero apostolico di questo fedele testimone del Vangelo”. È quanto si legge nel telegramma inviato dal Papa per la morte, avvenuta lo scorso sabato, del card. Marian Jaworski, arcivescovo emerito di Lviv dei Latini (Ucraina), a mons. Marek Jądraszewski, arcivescovo metropolita di Cracovia: “Con gratitudine ricordo il suo impegno accademico, come apprezzato uomo di scienza e professore di teologia e filosofia agli Atenei di Varsavia, di Cracovia e di Lviv; come decano e primo rettore della Pontificia Accademia di Teologia di Cracovia – scrive Francesco ripercorrendone la biografia -. San Giovanni Paolo II spesso poneva l’accento sul suo particolare e prezioso contributo allo sviluppo scientifico”. “Mihi vivere Christus est”, il motto episcopale del cardinale scomparso, che per il Papa “lo ha accompagnato lungo tutta la vita e ha definito il suo modo di pensare, di valutare, di compiere scelte, di prendere decisioni e definire le prospettive di diverse ricerche”. “Nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto, è rimasto come uomo estremamente giusto, sincero, coraggioso che amava la Chiesa”, il ritratto di Francesco: “Ha lasciato una degna testimonianza di zelo sacerdotale, di erudizione, di fedeltà al Vangelo e di responsabilità per la comunità dei credenti. È stato il cordiale amico di San Giovanni Paolo II. Lo sosteneva nelle fatiche del ministero episcopale e papale. Egli anche ha somministrato al Papa morente il sacramento dell’Unzione. Come filosofo e teologo ha collaborato strettamente con il Papa Benedetto XVI”. “Personalmente mi unisce a lui la data del Concistoro dell’anno 2001, quando entrambi siamo stati creati cardinali”, conclude Francesco esprimendo la sua vicinanza “ai vescovi, alla famiglia del defunto, al popolo di Dio della Chiesa in Polonia e in Ucraina”.

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