Commercio: Istat, vendite al dettaglio -2,2% a luglio, -7,2% tendenziale. Crollo abbigliamento, in un anno -27,9%

A luglio 2020 l’Istat stima, per le vendite al dettaglio, una diminuzione rispetto a giugno del 2,2% in valore e del 3,1% in volume. L’Istituto nazionale di statistica spiega che su base tendenziale si è registrata una diminuzione delle vendite del 7,2% in valore e del 10,2% in volume, determinata soprattutto dall’andamento dei beni non alimentari (-11,6% in valore e -15,8% in volume). Si è registrato in particolare un crollo delle vendite dell’abbigliamento e della pellicceria, -27,9% su luglio 2019. Rispetto a luglio 2019, il valore delle vendite al dettaglio diminuisce del 3,8% per la grande distribuzione e dell’11,7% per le imprese operanti su piccole superfici. Il commercio elettronico è in crescita (+11,6%).
Il calo delle vendite al dettaglio, precisa l’Istat, è determinato soprattutto dal comparto non alimentare, in notevole diminuzione sia nella grande distribuzione sia nelle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione la dinamica tendenziale negativa riguarda in particolar modo gli esercizi specializzati, mentre gli esercizi non specializzati mostrano una diminuzione molto più modesta. Tra questi ultimi, solo nei discount si evidenzia un segno positivo. In calo rispetto a un anno prima anche le vendite al di fuori dei negozi, mentre solamente il commercio elettronico registra un aumento, seppure in rallentamento rispetto ai mesi passati. La prossima rilevazione verrà diffusa il 7 ottobre.

 

 

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