Ungheria: più di 70 giornalisti si licenziano dal sito di informazione Index. “Evidenti interferenze esterne”

(Foto dal profilo Twitter di Index)

Attila Tóth-Szenesi, Veronika Munk e János Haász, capi redattore di Index, sito di informazione ungherese in lingua inglese, si sono licenziati e con loro oltre 70 giornalisti che lavorano per la testata. Questo gesto fa seguito alla decisione presa il 22 luglio dal presidente del consiglio di amministrazione László Bodolai, di licenziare il caporedattore Szabolcs Dull. “Inaccettabile” è stata per lo staff della testata indipendente Index la decisione di lincenziare Dull, di cui è stata chiesta – invano – la sua immediata riassunzione. “In queste circostanze, il gruppo editoriale ha ritenuto che non sussistono più le condizioni per operare in modo indipendente”, hanno scritto in un comunicato i giornalisti che si sono licenziati ieri. “Da anni diciamo che ci sono due condizioni perché Index sia indipendente: che non ci siano influenze esterne sui contenuti pubblicati o sulla struttura e la composizione dello staff”, si legge ancora. “Licenziare Szabolcs Dull ha violato la seconda condizione con una evidente interferenza. E non lo possiamo considerare in modo diverso che un aperta volontà di fare pressioni su Index.hu”. Diversi video postati sui social hanno mostrato le strade del centro di Budapest piene di manifestati che invocano la libertà di stampa in Ungheria “Paese libero, stampa libera” la scritta sui cartelli che hanno guidato la protesta pacifica.

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