Persone scomparse: in Italia sono 61.826 quelle ancora da ritrovare, oltre 45mila sono minori

Dal 1° gennaio 1974 al 30 giugno 2020 sono state in tutto 250.008 le denunce di scomparse registrate dalle Forze dell’ordine. Di queste, 188.182 riguardano soggetti che sono stati ritrovati, mentre sono ancora da ritrovare 61.826 scomparsi. È quanto emerge dalla XXIII relazione sul fenomeno presentata dal Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, prefetto Silvana Riccio.
Stando ai dati diffusi, sul totale delle denunce dal ‘74 a oggi, che corrispondono alla situazione al momento della denuncia, prevalgono quelle relative alla scomparsa di minorenni, 131.802 (52,72%), mentre 104.342 (41,74%) riguardano maggiorenni entro i 65 anni e 13.864 (5,5%) le persone over 65.
A scomparire, stando alla maggioranza delle denunce, sono state soprattutto donne – 157.027 (62,81%) a fronte di 92.981 uomini (37,19%) – mentre, sotto il profilo della cittadinanza, prevale di poco quella italiana (129.280, il 51,71%) su quella straniera (120.728, il 48,29%).
Tra le cause di scomparsa, prevale l’allontanamento volontario (115.623), mentre in molti altri casi la causa non è determinata (95.441). Si segnalano anche l’allontanamento da istituto o comunità (23.848) e la sottrazione da coniuge o da altro congiunto (1.690).
Per quanto riguarda in particole i minori scomparsi, sono 45.028 quelli ancora da ritrovare. Sempre sul numero totale di denunce, quanto al genere prevalgono quelle relative a maschi (82.953, il 62,94%), mentre quanto alla cittadinanza prevalgono quelle relative a minorenni stranieri (89.332, il 67,76%). Anche per i minorenni tra le cause di scomparsa prevale l’allontanamento volontario (70.389), seguito dall’allontanamento da istituto o comunità (23.336), mentre in 214 casi si tratta di possibili vittime di reato.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori