Terra Santa: mons. Pizzaballa (Gerusalemme), “decidersi per Cristo non ammette compromessi”

“Il Regno di Dio non è un’entità esterna e definita, ma è Gesù stesso e tutto ciò che deriva dall’incontro con Lui: le relazioni, lo sguardo sul mondo, il desiderio che ci muove e perfino gli affetti”. A ricordarlo è l’amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, mons. Pierbattista Pizzaballa, nella sua meditazione al Vangelo di domani, domenica 26 luglio. “Vivere nel Regno di Dio, insomma, cioè decidersi per Cristo, cambia radicalmente il proprio modo di stare nella vita. Il Regno non è altro che tutto ciò”. Rileggendo le ultime tre parabole del capitolo che Matteo dedica al mistero del Regno dei cieli, l’arcivescovo spiega come si può incontrare questo Regno: “Può essere che lo si incontri casualmente, nel corso della propria vita, mentre si è intenti ad altro, come il contadino che trova il tesoro mentre sta arando il campo. Può essere il frutto di una lunga ricerca, come il mercante in cerca di perle preziose, e può essere anche il frutto di chi lavora per annunciarlo, come i pescatori che gettano la rete in mare e raccolgono a loro insaputa ogni genere di pesci”. Tuttavia, avverte mons. Pizzaballa, “il Regno è li in attesa di essere accolto e non il frutto di una nostra opera. Per accogliere il Regno è necessaria la vigilanza, cioè un’attitudine di ascolto e apertura. Bisogna anche saper stare con il giusto atteggiamento nel tempo che ci è dato, saper attendere. Chi non attende, non incontra: il Regno passa ed egli non se ne da pensiero”. “Nessuno ha il controllo sul Regno e non dobbiamo preoccuparci dei risultati”, aggiunge mons. Pizzaballa. “Il tesoro non ha prezzo. Accogliere il Regno vale tutto e cambia tutto. Chi l’ha incontrato ha venduto tutto ciò che aveva, ma ha anche cambiato tutte le sue priorità. Cristo cambia la nostra vita radicalmente. Decidersi per Cristo, dunque, comporta una scelta completa che non ammette compromessi”.

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