Diocesi: Caritas Ugento, trenta migranti “accompagnati” da famiglie “tutor” nell’integrazione

Trenta immigrati presenti sul territorio della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca saranno supportati da altrettante “famiglie (tutor)” che si sono rese disponibili, assieme a tre operatori della Caritas diocesana, ad accompagnare il cammino di integrazione nella comunità. La Caritas di Ugento-Santa Maria di Leuca comunica così di aver aderito al progetto “Apri” proposto da Caritas italiana. Il termine “Apri” accoglie e sintetizza l’invito di Papa Francesco pronunciato nella Giornata mondiale della pace 2018 – “Aprire, proteggere, promuovere, integrare” – assieme al gesto di aprire la porta. “Apri” è un progetto della durata di dodici mesi. Ogni “famiglia (tutor)” sarà espressione della comunità parrocchiale, sarà un punto di riferimento nel cammino d’integrazione. Significativo strumento, nel percorso degli immigrati, sarà il “Diario di bordo”, con cui i beneficiari, la “famiglia (tutor)” e la comunità parrocchiale e diocesana, racconteranno il cammino d’inclusione e i progressi fatti durante il periodo di vita insieme, attraverso le varie esperienze che saranno fatte dalle comunità parrocchiali.
Il progetto “Apri” prenderà in carico le situazioni dei più vulnerabili, in particolare famiglie con bambini e singoli con fragilità, con l’obiettivo di “dare maggiori opportunità di integrazione a chi è in regola con i permessi”. L’iniziativa è il prosieguo del progetto “Protetto. Rifugiato a casa mia”, il percorso che la Caritas aveva dedicato ai migranti qualche anno fa e che ha visto partecipi alcune parrocchie della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca.
Ai trenta beneficiari del progetto “Apri” si sono aggiunti altri settanta immigrati, che la Caritas diocesana sta sostenendo, in questo particolare periodo di difficoltà, attraverso l’ascolto dei loro bisogni e l’aiuto alimentare.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Riepilogo