Coronavirus Covid-19: mons. Marcianò (Omi), “nella sofferenza del mondo, Dio continua a parlare e a chiamare”

“Conoscere, ascoltare e seguire il Signore che continua a parlarci anche in questo tempo di pandemia”: sono i tre passi da compiere per “riconoscere la voce di Gesù Buon Pastore che chiama le sue pecore, ciascuna per nome”. Perché “nella sofferenza del mondo, Dio continua a parlare e a chiamare”. Lo ha detto l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia (Omi), mons. Santo Marcianò, celebrando ieri, domenica 3 maggio, la Giornata mondiale delle vocazioni. “Lo tocchiamo con mano nel buio di questi giorni – ha spiegato l’arcivescovo castrense – da una parte, la vita dei malati nei letti degli ospedali e delle rianimazioni grida quanto non sia vero che ci sono vite inutili, vite che non hanno diritto di esistere o vanno fatte morire prima, come in questi anni abbiamo voluto far dire alla cultura, alla scienza, alle leggi, all’educazione. Dall’altra parte, la bellezza del valore unico di ogni persona umana risplende nel servizio di chi offre la propria esistenza per curare e custodire la vita altrui, proteggerla e servirla, aiutarla a riscattarsi dalla povertà e dall’errore, dalla crisi economica o dalla solitudine e tutto per un pura passione d’amore”. “Vocazioni meravigliose” le ha definite mons. Marcianò, quelle di medici e operatori sanitari, sacerdoti e consacrati, mamme e padri, militari e volontari, insegnanti e lavoratori, cuori aperti alla solidarietà e alla carità, donne e uomini che diventano sacramento del Pastore buono, bello”. “Gesù, il Buon Pastore, ne siamo certi, anche oggi condurrà tutti fuori dal recinto della paura e dell’incertezza, dalla valle oscura del dolore e della morte”.

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