Coronavirus Covid-19: Assisi, ieri Rosario per l’Umbria recitato dai vescovi per chiedere alla Vergine la fine della pandemia

Nel pomeriggio di ieri, nella basilica della Porziuncola in Santa Maria degli Angeli di Assisi, i vescovi della terra dei Santi Benedetto e Francesco hanno celebrato un “Rosario per l’Umbria”, in modo particolare per chiedere alla Vergine la fine della pandemia del Covid-19. Al momento di preghiera, presieduto da mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu, ha partecipato anche la presidente della Regione Donatella Tesei in rappresentanza dei cittadini umbri. Il Rosario è stato trasmesso in diretta sui social della Porziuncola.
“Stiamo facendo una grande esperienza di sofferenza e di attesa, ci stiamo preparando a rivivere ancora meglio e con maggiore intensità i nostri incontri liturgici. E come pastori sentiamo la sofferenza di quanti ci possono seguire semplicemente attraverso la televisione. Ma siamo qui, lo Spirito di Dio ci riunisce più di tutti gli strumenti della comunicazione”, ha detto mons. Domenico Sorrentino, vescvovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, dando il benvenuto ai confratelli.
“Abbiamo voluto venire qui in pellegrinaggio – ha affermato il presidente dei vescovi umbri – per sostare presso la Madre, lasciandoci avvolgere dal suo abbraccio di tenerezza, per riprendere fiato e amore: fiato per continuare, amore per capire. Si tratta infatti di proseguire il cammino, divenuto arduo e faticoso in questo tempo di emergenza, senza perdere di vista la meta e senza indietreggiare di fronte alle difficoltà. Si tratta di capire quanto stiamo vivendo, senza fermarci semplicemente alla cronaca quotidiana, ma imparando a discernere con attenzione e ad accogliere con responsabilità le lezioni di vita nascoste negli eventi e nelle circostanze e ad abitare un vuoto misteriosamente ricco di presenza divina, scoprendo un modo nuovo di porci in rapporto con gli altri e con Dio”.
“Con confidenza filiale – ha proseguito il presule – abbiamo chiesto alla Vergine di venire in soccorso a quanti, in modi diversi, devono affrontare la dura lotta per la vita a causa dell’epidemia che attraversa il mondo, a quanti vedono minacciato o già hanno perduto il proprio lavoro, a quanti devono assumere decisioni importanti e difficili per il bene di tutti”. E “le chiediamo di essere paziente e misericordiosa con quanti credono di allargare la libertà nella violazione di ogni legge, a cominciare da quella della vita; di affermare se stessi nella violenza irragionevole; di considerare conquiste di civiltà l’estromissione di Dio e di ogni norma morale dalla società, dall’economia, dalla politica, generando così soltanto ulteriori ingiustizie e uccidendo la speranza in una storia più buona e pacifica”.

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