Coronavirus Covid-19: vescovi inglesi, primo bilancio sul “lockdown”. “Momento di non ritorno”. Crescono le iniziative ecumeniche

(Londra) “Un momento di non ritorno che cambierà per sempre il modo di lavorare della Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles anche perché, in futuro, molte attività verranno svolte on line anziché con riunioni”. Così è stato raccontato il lockdown durante la conferenza stampa via Zoom alla quale hanno partecipato l’arcivescovo di Birmingham Bernard Longley, il vescovo di Arundel e Brighton Richard Moth e il vescovo di Salford John Arnold. “Tenendo aperte le nostre scuole cattoliche per i figli di infermieri e dottori e altri lavoratori indispensabili all’economia abbiamo potuto sostenere chi combatte in prima linea la pandemia”, hanno detto i tre vescovi, spiegando che l’esperienza del lockdown ha anche favorito nuove opportunità di ecumenismo. Una fra tante una Via Crucis, organizzata on line a Birmingham, dove ci si fermerà nelle chiese delle diverse fedi che si visitano, di solito, a piedi il Venerdì Santo. E anche un progetto di salute mentale nel Surrey per sostenere chi ha sofferto un recente lutto. Il vescovo Moth, responsabile del settore carceri, ha voluto ringraziare il governo che ha risposto all’appello lanciato dalla Chiesa e messo in libertà donne in attesa di un bambino e altri prigionieri “considerato che l’impatto di Covid-19 sugli 80mila carcerati in Gran Bretagna è devastante”.

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