Coronavirus Covid-19: Grosseto, al nido e alla scuola d’infanzia parrocchiale del Cottolengo un percorso virtuale per non lasciare soli i bambini

In questo momento così complesso non è facile far capire ai bambini più piccoli perché si deve stare in casa e come mai non si vedono gli amichetti, i cugini, i nonni, non si va al parco o a fare sport o a giocare all’aperto. E così al nido e alla scuola d’infanzia parrocchiale del Cottolengo, nella diocesi di Grosseto, si sono inventati un percorso per fare compagnia ai più piccoli.

Il percorso virtuale, fatto di video tutorial di attività, canzoni e letture pubblicati quasi giornalmente sulla pagina facebook della scuola, ha preso il via un mese fa, quando è stata disposta la sospensione delle attività didattiche su tutto il territorio nazionale: tutto ruota attorno a un simpatico topolino dal nome Squitty. Una sorta di mascotte, attraverso la quale, settimana dopo settimana, i bambini della scuola del Cottolengo, ma anche molti altri che, grazie ai social, possono entrare in contatto con la pagina facebook della scuola parrocchiale, stanno imparando a vivere in modo nuovo questo tempo.
Oltre a questo, le educatrici del Nido hanno preparato un kit per i bambini, che nei giorni immediatamente successivi alla chiusura delle scuole hanno lasciato legati alla ringhiera della scuola e i genitori sono passati a prenderli quando andavano a lavoro. Nel sacchetto i bambini hanno trovato il didò fatto con farina e cremor tartaro, che rappresenta il sassolino caduto in testa al topino e poi hanno trovato un calzino con tutto l’occorrente per realizzare Squitty a casa e la storia del topo.
In questa settimana, siccome Squitty era bloccato in casa dalla neve, ha videochiamato dei suoi amichetti, costruiti dai bambini e insieme a loro hanno potuto fare attività fisica in casa con la maestra di motoria e attività musicali.
È con queste attività che la scuola parrocchiale del Cottolengo sta accompagnando i bambini ormai da settimane, per non spezzare il legame di affetto e di crescita, per aiutare i genitori a gestire l’isolamento dei piccoli e le loro paure anche inconsapevoli, ma anche per il desiderio di maestre ed educatrici di restare accanto a loro.
L’iniziativa è stata molto apprezzata dalle famiglie. “È davvero un gesto molto onorevole, grazie di tutto cuore. Le maestre sono preziose, lo stanno dimostrando nello svolgere molte attività divertenti per i nostri bimbi augurandoci che presto possiamo tutti riabbracciarci”, è uno dei messaggi giunti alla scuola. E un altro: “Grazie infinite per l’amore che date ai nostri (e un po’ vostri) bambini”.

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