Coronavirus Covid-19: appello di Save the Children, “100 milioni di dollari per proteggere i bambini”

Si stima che almeno 1,5 miliardi di bambini e studenti sono fuori dalla scuola a causa dell’emergenza Coronavirus. Un rischio che nelle aree più povere del mondo sta peggiorando ulteriormente la situazione e rischia di spingere bambini al lavoro minorile e le ragazze ai matrimoni precoci. I minori che si trovano soli corrono maggiori rischi per la loro protezione, così come quelli che subiscono violenze domestiche e abusi sono obbligati ad affrontare lunghi periodo nelle case, senza poter accedere a servizi di aiuto che sono ridotti al minimo. Ora che la pandemia di Coronavirus sta accelerando nei Paesi a basso reddito (entro questa settimana si dovrebbero toccare 10.000 nuovi casi in Africa), Save the Children lancia il più grande appello della sua storia centenaria, con l’obiettivo di raccogliere 100 milioni di dollari per mettere al sicuro i bambini e le loro famiglie. Con i fondi raccolti Save the Children rafforzerà i propri programmi in Italia e nel mondo, in modo che possano resistere all’impatto del virus e proteggere i bambini più vulnerabili, attraverso un sostegno crescente ai sistemi sanitari nazionali, il supporto alle famiglie che affrontano la perdita di guadagni causata dalle misure di isolamento, la garanzia che i bambini possano continuare a studiare e il sostegno ai minori non accompagnati. In tutto il mondo Save the Children lavora con mezzo milione di operatori sanitari in 44 Paesi per fornire servizi sanitari vitali ed aiutarli a riconoscere i sintomi per prevenire il Covid-19. Punta a formarne altri 100.000 nei prossimi sei mesi. Lavorerà con le comunità locali per assicurare formazione e dispositivi di protezione in modo che le misure di prevenzione possano essere accelerate e che i casi possano essere identificati in anticipo, indirizzati per il trattamento e, ove possibile, isolati. “Nessuno sarà al sicuro finché tutti non saranno al sicuro e questa crisi ci metterà alla prova come mai prima d’ora. Abbiamo solo poche settimane per agire rapidamente e proprio dalla rapidità dell’azione dipenderà quante vite si potranno salvare”, ha dichiarato Daniela Fatarella, ceo di Save the Children International.

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