Giornata del malato: mons. Muser (Bolzano-Bressanone), “sofferenza e morte non hanno più l’ultima parola”. Tre nuovi assistenti spirituali in ospedale

“La malattia, la sofferenza, la morte non hanno più l’ultima parola. Gesù ci dona la speranza cristiana”, ha affermato ieri sera il vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, celebrando nell’ospedale di San Candido la 28ª Giornata del malato. Nel corso della messa con pazienti, familiari, personale sanitario e volontari, il presule ha affidato il mandato a tre nuovi assistenti spirituali in ospedale che hanno concluso la formazione in pastorale clinica: Markus Schweigkofler (lavorerà nel team degli assistenti spirituali all’ospedale di Bolzano), Sonja Planatscher (Vipiteno) e Maria Rubatscher (negli ospedali di Vipiteno e Brunico). “Non posso spiegare il perché della malattia, del dolore, dell’angoscia, della delusione. Vorrei essere con voi e tra di voi soltanto un’eco di quella grande speranza che ci dona Gesù”, ha detto il vescovo a pazienti e familiari. “Voglio essere tra di voi come un uomo di fede, che non sa e non capisce tutto, ma che crede e che spera”. Mons. Muser ha quindi ringraziato medici, infermieri, assistenti spirituali, volontari “e tutti coloro che si prendono cura, assistono e aiutano gli ammalati”: “Il vostro servizio è una testimonianza indispensabile. Nel rapporto con gli ammalati si rivela la nostra credibilità di cristiani”. Il presule ha ricordato l’importanza di diffondere “una cultura rispettosa della vita, della salute e dell’ambiente”. L’assistenza spirituale è un servizio dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige svolto da donne e uomini formati sul piano pastorale, cui la diocesi affida il servizio rivolto a pazienti, familiari e dipendenti dell’Azienda sanitaria: ascolto, sostegno e aiuto  spirituale e religioso, aperto all’incontro con tutti indipendentemente dalla fede religiosa. Sono 24 gli assistenti spirituali – tra religiosi e laici – attivi negli ospedali di Bolzano, Merano, Bressanone, Brunico, San Candido, Vipiteno e Silandro.

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