Funerali Mirella Freni: mons. Castellucci (Modena), “ha coltivato, valorizzato e trasformato il suo talento in un dono per tutti”

“‘Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date’. Quasi riecheggiando queste parole di Gesù, Mirella Freni ha cantato tante volte, a partire dal suo debutto al Teatro Comunale, nella parte di Micaela dalla Carmen di Bizet. È stata una di quelle rare persone che hanno interpretato la loro esistenza come la restituzione di un dono ricevuto. Fin da bambina, presa per mano da una nonna appassionata dell’opera lirica e da uno zio lungimirante al quale lei sarà sempre grata, ha scoperto di avere ricevuto un eccezionale talento vocale. Mirella non ha certamente nascosto il suo grande talento sottoterra: lo ha invece coltivato, valorizzato e trasformato in un dono per tutti”. Lo ha sottolineato l’arcivescovo di Modena-Nonantola, mons. Erio Castellucci, oggi pomeriggio, ai funerali della celebre cantante lirica Mirella Freni.
Per lei, ha aggiunto il presule, “il palcoscenico costituiva l’espressione di una rete di relazioni radicata più in profondità”. “Figlia, sposa, madre, nonna, amica, sorella, maestra: un mare di relazioni hanno alimentato tutta la sua vita, hanno dato senso pieno anche a quella ‘zona visibile’ e pubblica, a quelle stupende esecuzioni che hanno incantato il mondo”, ha sostenuto l’arcivescovo.
Mirella “sapeva che, per restituire gratuitamente i doni, occorre prima coltivarli con impegno e sacrificio. Educava quotidianamente la sua meravigliosa voce, con metodicità e tenacia. E, negli anni in cui si dedicò alla formazione canora dei giovani, fu con loro esigente come lo era stata con se stessa. Ripeteva ai giovani di far uscire dalla gola una voce ‘libera’, di non forzarne artificialmente il tono. ‘Liberi’, ‘spontanei’ era il suo ritornello. Ma è stato anche il senso della sua vita: libera, per restituire gratuitamente ciò che aveva gratuitamente ricevuto”. Per mons. Castellucci, “il suo grande e incisivo insegnamento, per cui Modena la ricorderà tra i cittadini più illustri, è proprio l’impegno a far fruttificare i doni ricevuti e regalarli a tutti. Si sentiva quasi in debito”. L’arcivescovo ha ricordato quanto Freni disse, in un’intervista al Messaggero di Sant’Antonio, nel 2013: “Credo pienamente e ringrazio Dio e la Madonna per i doni che mi hanno fatto”. “Noi, con lei, ringraziamo il Signore e sua Madre per averci donato Mirella e preghiamo perché riceva in cielo la ricompensa per un’esistenza ricca di relazioni, da lei interpretata ed eseguita come una grande opera lirica”.

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