Coronavirus Covid-19: Tajani (Ppe) a Toscana Oggi, “sulle celebrazioni religiose abbiamo fatto cambiare idea all’Europa”

“Sì ai 37 miliardi del Mes sanitario, ma no a una riforma del fondo salva Stati che contiene poco di buono per l’Italia. Ma anche il dialogo – restando all’opposizione – con il governo e una certezza: ‘No, Forza Italia non è assolutamente mai a traino’ di Salvini”. Antonio Tajani, vice presidente di Fi e del Partito popolare europeo, in un’intervista esclusiva in uscita questa settimana su Toscana Oggi racconta l’Italia e l’Ue viste dagli azzurri. Compresa una “vittoria” in Europa sulle Messe.
Per Tajani “una cosa è l’utilizzo del Mes sanitario, un’altra la riforma del Mes. Noi abbiamo su entrambi questi temi due posizioni chiare: diciamo sì all’utilizzo dei 37 miliardi del Mes sanitario per un’azione anti-Covid e no a una riforma del trattato tra Stati che ha molti punti deboli. La proposta di riforma è stata approvata dall’Eurogruppo e deve ora essere approvata dagli Stati”. “Il Mes sanitario ci conviene prenderlo perché è il denaro che costa meno di tutti sul mercato, i tassi sono bassissimi, inferiori addirittura a quelli dei titoli di Stato” mentre “non ci convincono i contenuti di questa riforma perché non vanno nella direzione dell’interesse nazionale”.
Per quanto riguarda il governo, “abbiamo un’interlocuzione nell’interesse degli italiani, non è che sosteniamo”. Mentre sul fronte interno dell’opposizione “noi andiamo avanti per la nostra strada, siamo nel centrodestra, abbiamo la nostra dignità, abbiamo sempre rivendicato la nostra posizione cattolica cristiana, liberale, riformista, garantista”.
Infine, la conquista come Ppe sulle celebrazioni religiose. “Abbiamo fatto cambiare la Raccomandazione che sconsigliava le celebrazioni di Messe, la parola cerimonia religiosa è scomparsa dal testo della Commissione Ue: è stata una nostra vittoria” ma, secondo Tajani, “questo non significa che noi non vogliamo che ci siano misure di sicurezza, non possiamo però eliminare l’elemento religioso dalla festività del Natale perché se si può andare al centro commerciale non vedo perché non si possa andare alla Messa”.

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