Solidarietà: Griffini (Aibi), “con la Family House abbiamo una seconda opportunità per 60 mamme e 89 minori”

“Cinque anni fa esatti inaugurammo la nostra Family House nel Sud Est Milano. Nel tempo che da allora è trascorso questa struttura ha costituito una salvezza e una seconda opportunità per 60 mamme e 89 minori”. Lo dice il presidente di Aibi-Amici dei Bambini, Marco Griffini. Inaugurata nel 2015, la “Family House” di Aibi è, si legge in una nota dell’associazione, “la prima ‘clinica contro l’abbandono’ in Europa ed è stata progettata davvero come una clinica ad alta specializzazione, in grado di fornire servizi a 360 gradi a chi ha bisogno di accoglienza: un luogo dove la ferita dell’abbandono viene prevenuta e curata; una casa dove il dolore viene accolto, capito, lenito, aiutato a guarire; un intervento che mette al centro la salute del cuore e dell’anima, del bambino e della famiglia. La realtà si struttura inoltre come un percorso, che accompagna le mamme accolte dalla fase più drammatica a quella dell’autonomia. Tre diverse tipologie di strutture fanno riferimento a tre differenti fasi: comunità, alloggi semi-autonomi, alloggi ad alta autonomia”.
Tra i vari servizi offerti “c’è anche uno spazio neutro, dove i bambini momentaneamente allontanati dal nucleo familiare o in comunità possono incontrare i propri genitori e tentare di ricostruire un legame solido e duraturo. In base all’età del bambino sono presenti aree ludiche-educative specifiche, ma anche spazi specifici che ricreano l’ambiente casalingo, come un piano cottura, per permettere al genitore di sperimentarsi a tutto tondo nella cura dei figli”. Inoltre, è presente nella medesima sede il Cefam (Centro europeo formazione e accoglienza minori), una realtà che offre consulenza sulle tematiche di sostegno alla famiglia a 360 gradi, oltre a una “culla per la vita”, un “pronto soccorso” per salvare i neonati dal cassonetto e per prevenire l’aborto. “Si tratta di una struttura concepita appositamente per permettere di lasciare, totalmente protetti, i neonati da parte delle mamme in difficoltà nel pieno rispetto della sicurezza del bambino e della privacy di chi lo deposita – ricorda l’Aibi -. Il bambino nel giro di pochi secondi viene preso in cura da un educatore che avvia immediatamente le procedure per la sua sicurezza e tutela”.

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