Incidenti sul lavoro: Inail, nei primi 10 mesi del 2020 presentate 1.036 denunce con esito mortale. L’aumento (+15,6%) causato dal Covid-19

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail nei primi 10 mesi di quest’anno sono state 1.036. Pur nella provvisorietà dei numeri, questo dato evidenzia già un aumento di 140 casi rispetto agli 896 registrati nello stesso periodo del 2019 (+15,6%). L’incremento è influenzato dai decessi avvenuti e protocollati al 31 ottobre 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo, che rappresentano circa un terzo dei decessi denunciati da inizio anno. È quanto emerge dagli open data Inail su “Infortuni e malattie professionali” relativi ai primi dieci mesi del 2020.
Stando ai dati diffusi, a livello nazionale, rispetto ai primi 10 mesi dell’anno scorso, si registra una riduzione solo degli infortuni mortali in itinere, che sono passati da 242 a 176 (-27,3%), mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono aumentati da 654 a 860 (+31,5%). Al 31 ottobre risultano nove incidenti plurimi avvenuti nei primi 10 mesi del 2020, per un totale di 18 decessi.
Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione di sei casi mortali nelle Isole (da 80 a 74), di due casi nel Nord-Est (da 209 a 207) e altrettanti nel Centro (da 185 a 183). Il Nord-Ovest si contraddistingue, invece, per un incremento di 131 casi mortali (da 232 a 363), complice soprattutto l’aumento registrato in Lombardia, con 84 casi in più. Il Sud registra un aumento di 19 decessi (da 190 a 209), 17 avvenuti in Campania.
L’incremento rilevato nel confronto tra i primi 10 mesi del 2020 e del 2019 è legato soprattutto alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 820 a 924 (+104 decessi), mentre quella femminile ha fatto registrare 36 casi in più, da 76 a 112. In aumento le denunce di infortunio mortale dei lavoratori italiani (da 733 a 876), mentre calano quelle dei lavoratori comunitari (da 51 a 50) ed extracomunitari (da 112 a 110).
Per quanto riguarda infine le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi dieci mesi del 2020, queste sono state 36.619, 14.436 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-28,3%). A influenzare la flessione è soprattutto il numero delle denunce presentate tra marzo e luglio 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019. Le prime tre malattie professionali denunciate tra gennaio e ottobre di quest’anno continuano a essere, nell’ordine, le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e quelle dell’orecchio , seguite dalle malattie del sistema respiratorio (1.488) e dai tumori. Tutte registrano diminuzioni nei periodi in esame.

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