Lotta all’Aids: Spallanzani, malgrado Covid-19 assicurata continuità di cura a malati Hiv. Da gennaio a settembre accolte 5mila persone e diagnosticate 100 nuove infezioni

Oggi, Giornata mondiale contro l’Aids, l’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, centro di riferimento per l’assistenza, la ricerca e la prevenzione di Hiv in Italia, rinnova e ribadisce il suo impegno nella lotta all’Hiv/Aids anche nel momento particolare della pandemia da Covid-19, che vede l’Inmi come Covid Hospital di riferimento nazionale.
Presso l’Ambulatorio presi in carico (Apc) immunodeficienze virali, durante i mesi di lockdown sono state comunque garantite alle persone con Hiv le prestazioni ambulatoriali essenziali e non differibili, per un totale di 725 visite tra nuove persone prese in carico e visite di controllo a pazienti con problemi clinici non differibili. Dalla metà di luglio l’attività ambulatoriale è ripresa gradualmente a pieno regime e complessivamente, nell’Ambulatorio presi in carico, da gennaio ad ottobre 2020 sono state prese in carico 268 nuove persone con Hiv ed eseguite 8.540 visite/televisite di controllo. Attualmente tutte le attività dell’Apc sono aperte a pieno ritmo con una media di oltre 1.400 prestazioni/mese. Presso il Centro test e counseling per Hiv/Ist (Ctc) – Ambulatorio “Stanza 13”, struttura di riferimento per l’offerta del test Hiv e la prevenzione nella Regione Lazio, durante i mesi di lockdown, sono stati offerti con continuità i servizi. Attualmente, dal 15 giugno, l’accesso all’ambulatorio “Stanza 13” avviene in modo programmato, previo appuntamento, salvo urgenze con orario di ricevimento ampliato. Dal 1° luglio al 30 settembre sono stati visti 1293 utenti. Complessivamente, nei primi 9 mesi del 2020, sono state accolte circa 5mila persone e diagnosticate circa 100 nuove infezioni inviate immediatamente a terapia.

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