Algeria: morto mons. Teissier. Mons. Desfarges (vescovi), “fedele al popolo, non ha mai smesso di lavorare per il dialogo con l’islam”

“Uomo di incrollabile fedeltà al popolo algerino di cui aveva adottato la nazionalità. Uomo di fede la cui unica preoccupazione era quella di capire ciò che Dio chiede nelle circostanze del momento. Uomo di dialogo che non ha mai smesso di lavorare per la comprensione, il rispetto e la stima tra i credenti dell’islam e del cristianesimo”. Così mons. Paul Desfarges, arcivescovo di Algeri e presidente della Conferenza regionale del Nord Africa, ricorda – in un testo scritto a nome dei vescovi di Algeria – il vescovo Henri Teissier che si è spento questa mattina all’alba dopo aver avuto ieri un grave ictus. “Ricoverato in ospedale a Lione, dove si trovava – racconta mons. Desfarges – ha potuto vivere la sua ultima notte, circondato dai membri della sua famiglia e da un amico sacerdote. L’accoglienza in Cielo è stata fatta nella gioia della festa del beato e futuro Santo Charles de Foucauld che si celebra oggi. Questi due uomini hanno dato la loro vita a Dio; qui hanno servito la Chiesa e la sua stessa vocazione ad essere una Chiesa di amicizia e fraternità con il popolo algerino”.
Nato a Lione nel 1929, Teissier è stato ordinato sacerdote ad Algeri nel 1955, nominato vescovo di Orano nel 1972 e poi coadiutore ad Algeri del cardinale Duval dal 1981, per succedergli nel 1988 fino al 2008. Negli ultimi anni ha diviso il suo tempo tra Algeri e Lione, rispondendo a molteplici richieste di scritti o conferenze in tutto il mondo. Non appena le compagnie aeree avrebbero riaperto i collegamenti, si preparava a partecipare ad un ritiro con tutti i sacerdoti dell’Algeria. “Amante dell’Algeria, del suo popolo, della sua lingua e della sua cultura, appassionato della personalità dell’emiro Abdelkader – continua mons. Desfarges -, padre Teissier è anche colui che ha guidato la Chiesa d’Algeria nel tumulto degli anni ’90, dove diciannove suore e preti e il vescovo Pierre Claverie furono assassinati tra il 1994 e il 1996”.
“Era dotato di energia e forza lavoro impressionanti”, scrive ancora l’arcivescovo di Algeri. “Ma era anche un uomo incredibilmente fraterno e caloroso, di grande semplicità”. È stato “un grande servitore” della Chiesa in Algeria, della Conferenza episcopale nordafricana di cui è stato presidente dal 1983 al 2008 e della Chiesa universale. Mons. Teissier, allora arcivescovo di Algeri, è stato membro del Consiglio permanente del Secam, Simposio delle Conferenze episcopali d’Africa e Madagascar dal 1983 al 2009. È stato eletto membro del Consiglio del Sinodo dal 1985 al 2009 dove ha collaborato alla preparazione del Sinodo del 1985 per il XX anniversario del Concilio Vaticano II e poi del Sinodo del 1994 per l’Africa. A causa della pandemia e delle limitazioni sui voli aerei, i vescovi algerini non sanno ancora la data e il luogo della sua sepoltura, né come gli renderanno omaggio. “Per ora – dice mons. Desfarges – rendiamo grazie per il dono della vita di questo grande servitore di Dio”.

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