Giornata mondiale poveri: Termoli-Larino, una Settimana di iniziative. Pandemia ha inasprito situazioni di indigenza

Si svolgerà dal 9 al 15 novembre la terza edizione della Settimana del povero promossa dalla diocesi di Termoli-Larino e coordinata dalla Caritas diocesana in occasione della quarta Giornata mondiale dei poveri istituita da Papa Francesco a conclusione del Giubileo della misericordia nel 2016.
Target privilegiato delle iniziative, incoraggiate dal vescovo Gianfranco De Luca, sono i giovani che verranno raggiunti attraverso il contest “Tendi la tua mano al povero”: l’obiettivo, viene spiegato dai promotori, è quello di “ri-leggere” il messaggio del Papa per la quarta Giornata mondiale dei poveri realizzando un monologo, un dipinto, scrivendo un racconto, danzando o preparando un video. Il progetto migliore verrà premiato con un’esperienza di volontariato presso le opere-segno dell’arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova.
La Caritas diocesana pubblicherà per ogni giorno della Settimana sulla sua pagina Facebook e sul sito, canale Instagram e Twitter della diocesi delle videotestimonianze di chi, nella sua vita quotidiana, tende ogni giorno la mano al prossimo: medici, insegnanti, infermieri, operatori del sociale, suore della Carità che svolgono con passione e responsabilità il proprio lavoro. Inoltre, nel corso della Settimana del povero saranno diffuse delle schede di preghiera per aprirsi all’ascolto e condividere in ogni famiglia, in ogni casa la riflessione sul tema di queste giornate. “La pandemia – afferma suor Lidia Gatti, direttore della Caritas diocesana – ha contribuito ad inasprire le situazioni di povertà già presenti a Termoli e in Basso Molise andando a penalizzare in particolar modo le famiglie con figli minori”. Secondo le anticipazioni dei dati del “Rapporto sulle povertà e le risorse” di prossima pubblicazione, tra gennaio ed ottobre 2020, il 14% delle persone che si è rivolta al Centro di ascolto della Caritas diocesana lo ha fatto a causa o in conseguenza del Covid-19, percentuale sale al 22% se si considerano solo i cittadini italiani. Un terzo di queste persone ha figli minori. L’età media degli utenti, soprattutto quelli italiani, è aumentata e vi è stato un preoccupante incremento di richieste da parte di persone con più di 65 anni.

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