Decreto Ristori bis: Acli e Arci, “accolte le nostre richieste, indennizzi a tutti i circoli”

“È stato ascoltato il nostro grido di allarme, lanciato per richiamare l’attenzione sulla grave crisi che da nord a sud sta colpendo l’associazionismo diffuso di promozione culturale e sociale, e che ha visto l’Arci e le Acli nei giorni scorsi mobilitarsi in tutta Italia, coinvolgendo migliaia di circoli in tutte le Regioni con la partecipazione di centinaia di migliaia di socie e soci”. Così Arci e Acli accolgono il varo del Decreto Ristori bis, approvato nella notte dal governo. Il nuovo provvedimento “è una buona notizia per l’Arci, per le Acli e per l’associazionismo di promozione sociale e culturale e rappresenta il riconoscimento del suo ruolo indispensabile nel Paese”, si legge in una nota congiunta: “Sono state infatti accolte le nostre richieste per l’istituzione di un fondo destinato a tutti i circoli, alle attività economiche non commerciali degli enti del Terzo settore, correggendo una mancanza per noi inaccettabile che avrebbe portato moltissimi circoli, costretti alla chiusura dalle nuove misure anti-Covid, a non essere nelle condizioni di riaprire per riprendere le loro attività”.
“Siamo consapevoli che la crisi non è passata e che ci attendono ancora mesi durissimi, ma il fondo del decreto Ristori dedicato agli enti del Terzo settore, anche se non risolutivo per l’associazionismo di promozione sociale, è un riconoscimento dell’importanza della nostra funzione e – concludono Arci e Acli – ci permetterà di sopravvivere e continuare a svolgere il nostro ruolo di vicinanza e prossimità essenziale per tantissime persone in tutta Italia. Per non lasciare nessuno da solo”.

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