Diocesi: Agrigento, prosegue “Arkeo&Fede”. Un percorso tra i sarcofagi di età greca e romana della cattedrale

Il sarcofago di “Ippolito e Fedra” nella chiesa San Nicola alla Valle dei Templi dove venne trasferito dalla cattedrale di Agrigento, in seguito alla frana del 1966 (foto K. Cassaro)

Proseguono ad Agrigento le attività di “Arkeo&Fede dalla Valle al Colle”, manifestazione realizzata con il contributo dell’assessorato regionale per il Turismo, il Museo diocesano di Agrigento e l’associazione Ecclesia Viva. “Il progetto”, spiega don Giuseppe Pontillo, direttore dell’Ufficio Beni culturali dell’arcidiocesi di Agrigento, “ha la mission di mettere in rete le testimonianze provenienti dalla Valle con le testimonianze architettoniche e artistiche della Città medievale che il progetto ‘Arte&Fede I percorsi’ permette di custodire, valorizzare e promuovere”.
Con l’evento franoso del 1966 il Sarcofago di Ippolito e Fedra, unitamente ad altri tre, furono trasferiti nella Chiesa di San Nicola e nel Museo Archeologico. “Il progetto – continua don Pontillo – prevede il recupero concreto del Patrimonio ecclesiastico attraverso diverse fasi, dalla movimentazione dei beni archeologici dalla Valle dei Templi alla loro ricollocazione in cattedrale, creando nel frattempo una manifestazione culturale con ricaduta sul territorio. L’operazione permette di riportare le opere nella sede espositiva della Cattedrale riunificando così gli attrattori culturali del ‘Grand tour’, con percorsi dalla Valle dei Templi al Colle”. Infatti, come viene ricordato dal settimanale diocesano “L’Amico del popolo”, “i viaggiatori del ‘Grand tour’ dopo avere visitato la Valle dei Templi salivano ad Agrigento per potere visitare le tracce archeologiche della città e in particolare il patrimonio archeologico custodito nella cattedrale”. La manifestazione prevede, oltre allo spazio allestito in maniera multimediale per una migliore fruizione all’interno degli spazi espositivi della cattedrale, anche una serie di interventi di esperti del settore, in questa fase, a causa del recente Dpcm, online tramite webinar che potranno essere seguiti in diretta. La seconda fase prevede la realizzazione della mostra percorso e la sua apertura sempre nel rispetto delle previsioni dei Dpcm. “Alla fine della manifestazione – conclude don Pontillo – la stessa avrà un ricaduta sociale e turistica duratura poiché si prevede la collocazione permanente dei sarcofagi in cattedrale, loro collocazione originaria, aumentando il valore turistico del Centro storico”.

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