Papa Francesco: messaggio Giornata mondiale poveri, preghiera non può diventare “un alibi per trascurare il prossimo in difficoltà”

Foto Calvarese/SIR

“La preghiera a Dio e la solidarietà con i poveri e i sofferenti sono inseparabili”. Lo scrive il Papa, nel messaggio per la Giornata mondiale dei poveri, in programma il 15 novembre sul tema “Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32). “Il tempo da dedicare alla preghiera non può mai diventare un alibi per trascurare il prossimo in difficoltà”, spiega Francesco, secondo il quale “è vero il contrario: la benedizione del Signore scende su di noi e la preghiera raggiunge il suo scopo quando sono accompagnate dal servizio ai poveri”. “Quanto è attuale questo antico insegnamento anche per noi!”, esclama il Papa, sottolineando che “la Parola di Dio oltrepassa lo spazio, il tempo, le religioni e le culture. La generosità che sostiene il debole, consola l’afflitto, lenisce le sofferenze, restituisce dignità a chi ne è privato, è condizione di una vita pienamente umana”. “La scelta di dedicare attenzione ai poveri, ai loro tanti e diversi bisogni, non può essere condizionata dal tempo a disposizione o da interessi privati, né da progetti pastorali o sociali disincarnati”, il monito: “Non si può soffocare la forza della grazia di Dio per la tendenza narcisistica di mettere sempre sé stessi al primo posto. Tenere lo sguardo rivolto al povero è difficile, ma quanto mai necessario per imprimere alla nostra vita personale e sociale la giusta direzione. Non si tratta di spendere tante parole, ma piuttosto di impegnare concretamente la vita, mossi dalla carità divina”. Perché “ i poveri sono e saranno sempre con noi per aiutarci ad accogliere la compagnia di Cristo nell’esistenza quotidiana”.

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