Veglia ecumenica: in piazza San Pietro un giardino con fiori, alberi e arbusti per evocare “il rispetto dovuto alla creazione”

Inizierà con le parole “Adsumus, Sancte Spiritus, veni a nos, adesto nobis” (“Siamo qui davanti a te, Spirito Santo, vieni a noi, abita nei nostri cuori”) la Veglia ecumenica “Toghether: raduno del popolo di Dio”, organizzata per questo pomeriggio, a partire dalle 16.30, alla vigilia del Sinodo sulla sinodalità, che inizierà il 4 ottobre. Questa preghiera, attribuita a Sant’Isidoro di Siviglia e utilizzata in vari Concili, Sinodi e altre riunioni nel corso della storia della Chiesa – tra cui l’inizio di ogni sessione del Concilio Vaticano II – viene offerta a tutti i fedeli dalla Segreteria del Sinodo, in una versione tradotta in varie lingue disponibile anche online. Sarà cantata e poi letta in apertura della veglia dal Patriarca ecumenico Bartolomeo. Per l’occasione, la comunità di Taizé ha realizzato una nuova composizione che consiste in un ritornello relativamente breve che sarà ripreso da tutti i presenti, in latino. Su questo ritornello, solisti canteranno il testo completo della preghiera in italiano, inglese e francese, consentendo a tutti coloro che sono riuniti in piazza San Pietro o in altre parti del mondo in comunione con questo evento di invocare lo Spirito Santo per la Chiesa e i lavori del Sinodo. Due gli elementi-chiave che caratterizzano l’allestimento di piazza San Pietro per la Veglia: il crocifisso di San Damiano caro a San Francesco d’Assisi e la decorazione floreale e arbustiva, che simboleggia la creazione e il rispetto ad essa dovuto. La croce di San Damiano è installata al centro della piazza con, da un lato, una Bibbia – il libro della Parola di Dio intronizzato all’apertura di ogni sinodo – e dall’altro l’icona della Vergine Maria “Maria Salus populi romani”, il cui originale si trova in Santa Maria Maggiore. Dietro il crocifisso ci sono degli ulivi. Fiori, alberi e arbusti adornano la piazza delimitata dal colonnato del Bernini: un invito a riaccendere il senso di meraviglia e gratitudine per il dono della creazione. La decorazione vegetale e floreale evoca un giardino: alberi mediterranei (cipressi, cedri, ecc.) alti 6 metri sono collocati davanti all’atrio della Basilica, con al centro un passaggio libero un passaggio per consentire al Santo Padre e ai capi delle Chiese di accedere alla piazza. Un viale costituito da due siepi alte 120 cm (arbusti, fiori in vaso, ecc.) conduce dall’obelisco al sagrato, evocando il fiume di vita che sgorga dal costato di Gesù crocifisso. Questo percorso sarà utilizzato dalla processione dei leader delle Chiese e dei rappresentanti del Popolo di Dio, che lascerà l’obelisco alle 16.40. Gli alberi e gli arbusti sono offerti da Confagricultura, mentre i fiori in vaso arrivano dai Paesi Bassi.

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