Festival francescano: card. Zuppi (Bologna), “abbiamo visto una Chiesa in uscita: rimaniamo in uscita!”

(foto Roberto Zanni)

“Il Festival francescano compie quindici anni: non è ancora maggiorenne ma è un adolescente di buone speranze! Sono stati giorni di gioia, incontro e letizia nella semplicità, in piena regola francescana. Elementi, questi, importanti per il cammino sinodale che stiamo intraprendendo. Con il Festival abbiamo visto una Chiesa in uscita: rimaniamo in uscita!”. Sono queste le parole del card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, che ieri ha presieduto messa in piazza ed è intervenuto al Festival francescano, svoltosi a Bologna dal 21 al 24 settembre scorsi. Il festival dedicato al santo di Assisi ha raggiunto quest’anno le 50mila presenze, tra le iniziative più partecipate le conferenze, come quelle di Éric-Emmanuel Schmitt, Paolo Crepet, Alberto Melloni e Lidia Maggi, mentre tra gli ospiti nel pubblico Cecilia Sala, Giovanni Mori eTommaso Stanzani. Durante il festival si è parlato di regole, come negli incontri con Gherardo Colombo, Roberto Mancini e Frédéric Gros, ma anche di migranti, di chi subisce violenza , dei poveri e degli ultimi, negli incontri con Annalena Benini, mons. Giovanni Checchinato, Michela Marzano, Romano Prodi, Vittorio Lingiardi, fra Marcello Longhi. “Vorrei ricordare una frase che è stata ripetuta più volte in questi giorni: ‘Il sogno diventa vita soltanto se lo condividi’. Un motto, questo, che abbiamo messo in pratica con il coraggio e la semplicità di permettere di lasciarci interrogare da diverse situazioni che incontriamo nella nostra vita. Spesso infatti, rimaniamo inermi, senza il coraggio di evolvere”, sono state le parole di Valentina Giunchedi, presidente del Movimento Francescano dell’Emilia-Romagna, organizzatore del Festival francescano: “Il nostro sogno è che questo tempo passato insieme possa aver contribuito a donare entusiasmo al futuro”. Il prossimo Festival francescano si terrà a Bologna, dal 26 al 29 settembre 2024 e, ricorrendo gli 800 anni delle stimmate di Francesco, vedrà come tema le ferite che si aprono e che aprono alla conoscenza di sé e alla fraternità.

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