Guatemala: dura reazione di Onu, Osa e Ue dopo che la procura generale ha dichiarato la “nullità” delle elezioni presidenziali. Tribunale elettorale, “risultati inalterabili”. L’Ue minaccia sanzioni

Sale di livello la volontà di settori della magistratura del Guatemala di impedire che il presidente eletto del Guatemala, Bernardo Arévalo, estraneo alle élite che hanno finora governato il Paese, entri in carica in prossimo 14 gennaio; al tempo stesso, le principali Organizzazioni internazionali difendono la volontà dei cittadini, che si è chiaramente espressa. Venerdì scorso, il procuratore Leonor Morales ha dichiarato che le elezioni sono “nulle”, a causa di presunte irregolarità amministrative nel primo turno di giugno. A sua volta, il Tribunale elettorale del Guatemala ha insistito sul fatto che i risultati sono “inalterabili”. In seguito al pronunciamento giudiziario, Arévalo ha parlato di “colpo al cuore della democrazia guatemalteca”. Per tutto il fine settimana si sono susseguite manifestazioni nel Paese, a difesa di Arévalo.
L’Alto Commissario per i Diritti umani delle Nazioni Unite, Volker Türk, ha espresso allarme per i “tentativi persistenti e sistematici della Procura generale del Guatemala di compromettere i risultati delle elezioni generali, ignorando la volontà degli elettori”. Gli annunci di venerdì, che cercano di annullare il risultato delle elezioni generali e di mettere in discussione la costituzione e l’esistenza del partito Movimiento Semilla, “sono estremamente preoccupanti”, ha dichiarato in un comunicato, Turk che invita “le autorità competenti, compreso l’attuale presidente e la magistratura, a prendere provvedimenti per preservare lo Stato di diritto e garantire il rispetto del risultato elettorale e quindi della volontà della maggioranza del popolo guatemalteco”.
A favore del risultato elettorale in Guatemala si sono espressi anche l’Organizzazione degli Stati americani (Osa) e l’Unione europea (Ue). L’ambasciatore dell’Ue nel Paese centroamericano, Thomas Peyker, ha annunciato domenica che i 27 Paesi dell’Ue stanno preparando sanzioni” in risposta alle mosse di istituzioni e individui che cercano di rovesciare il processo elettorale in Guatemala. L’alto rappresentante per la politica estera dell’Ue, Josep Borrell, sabato, ha condannato “i tentativi di annullare le elezioni in Guatemala, basati su accuse infondate di frode”, che equivalgono a “un tentativo di colpo di Stato che avrà ripercussioni sulle relazioni tra l’Ue e il Guatemala, Abbiamo concordato di adottare un quadro di misure restrittive nei confronti dei responsabili”.

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