Diocesi: mons. Lagnese (Caserta), “soltanto se vivremo tra noi una comunione sincera, la nostra azione pastorale potrà essere credibile e feconda”

“Desidero, in questo momento, innanzitutto, confermare il mio affetto e il mio bene per tutti voi, sorelle e fratelli della Chiesa di Caserta. Fra qualche giorno, il 19 dicembre, ricorrerà il terzo anniversario dalla mia elezione a vostro vescovo. Sono passati dunque tre anni: tre anni impegnativi, ma belli, intensi, nei quali posso dire con sincerità di essermi sentito accolto da voi e nei quali il Signore ha permesso che facessimo tante scelte importanti e, insieme, si costruisse un clima di fraternità e di amicizia. Tre anni nei quali ho provato a voler bene a questa Chiesa e, in modo particolare, ai carissimi presbiteri, primi collaboratori del vescovo nel ministero, ai quali mi sento particolarmente affezionato”. Lo scrive il vescovo di Caserta, mons. Pietro Lagnese, oggi nominato dal Papa anche arcivescovo di Capua, unendo in persona episcopi le due sedi, in un messaggio alla diocesi di Caserta.
“Così, affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il vangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perché ci siete diventati cari” (I Ts 2,8): “Queste parole dell’apostolo Paolo ai Tessalonicesi, in questi giorni le ho sentito mie proprio in riferimento a voi! Chiesa di Caserta, mi sei diventata cara!”.
Dopo aver ricordato che “le Chiese di Capua e di Caserta per molti secoli hanno camminato insieme; anzi, sono state una sola Chiesa. Ora, unite in persona episcopi, ritornano a camminare insieme”, il presule chiede la “collaborazione di tutti! e, in modo speciale, “quella dei nostri presbiteri. Carissimi fratelli presbiteri, continuate a offrirmi il dono dell’unità e della comunione e impegnatevi, insieme a me, per stabilire, tra voi e, da oggi, con il presbiterio di Capua, un clima di fraternità e di famiglia, così da rendere tangibile ciò che già siamo in forza della nostra ordinazione: un corpo solo! Carissimi, soltanto se vivremo tra noi una comunione sincera, la nostra azione pastorale potrà essere credibile e feconda”.
Infine, mons. Lagnese chiede a tutti “il dono di pregare” per lui: “Sostenetemi con la vostra preghiera perché il Signore mia dia luce e forza, fiducia e docilità del cuore”.

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