Giovani: Cesi e Banca Agricola Popolare di Ragusa, in ogni diocesi siciliana a un oratorio una connessione Wi-Fi gratuita per 3 anni. Mons. Raspanti, “un dono utile e urgente”

(Foto: Chiara Ippolito)

Una iniziativa di beneficenza, ma soprattutto uno stimolo educativo pensato su misura per i giovani. Questa la doppia veste del progetto che mette a disposizione di un oratorio per ciascuna delle diocesi della Sicilia di tutti gli strumenti necessari per la connessione Wi-Fi e la connessione stessa, gratuita, per almeno tre anni. A volerlo, in occasione del Natale, è Banca Agricola Popolare di Ragusa che si è rivolta alla Conferenza episcopale siciliana (Cesi) per individuare gli oratori che ne avessero più bisogno e che potessero farne un uso più consono. Banca Agricola Popolare di Ragusa metterà a disposizione la connettività, il collegamento Wi-Fi e si farà carico di tutte le operazioni legate all’invio del servizio, come spiegato oggi in conferenza stampa, nella sede palermitana della Cesi. Per mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza episcopale siciliana, “ogni relazione impegna, così anche quella instaurata con la banca per questa occasione. Infatti, il dono ricevuto ci impegna nel concreto nella formazione di questi giovani che si avvicinano a internet”. Ovviamente, ha detto, “nessuno di noi crede che lo facciano per la prima volta, ma questo non ci esonera dal volerci assumere l’impegno di una loro educazione all’utilizzo di uno strumento così prezioso”.
Se “dotare luoghi aggregativi importanti per la formazione dei ragazzi e dei giovani di una rete Wi-Fi significa munirli di uno strumento di valore peraltro pienamente adatto alle esigenze giovanili”, per il presidente della Cesi, “non solo il dono è utile ma anche urgente ed indispensabile impegnarsi nell’educazione ad un uso sano e salutare di internet, che sia di beneficio ai giovani in crescita”. Da qui l’idea di una collaborazione con la Cei: “Per la formazione dei ragazzi e di chi li seguirà chiederemo all’Ufficio nazionale per le Comunicazioni sociali, che da tempo è impegnato in questo ambito, di lavorare insieme, fare squadra. In questo particolare settore – aggiunge – quella della collaborazione è l’unica via possibile a tutti i livelli: tra i ragazzi, tra i ragazzi e gli educatori, tra gli enti e, ancor più, negli ambienti ecclesiali”.

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