Diocesi: Oppido Mamertina-Palmi, ieri l’ingresso del nuovo vescovo Alberti

(Foto: diocesi di Oppido Mamertina-Palmi)

La Chiesa diocesana di Oppido Mamertina-Palmi ha accolto il nuovo vescovo, mons. Giuseppe Alberti, che ha fatto il suo ingresso solenne nella chiesa cattedrale di Oppido ieri pomeriggio, nella seconda domenica d’avvento.
“Il tempo liturgico dell’Avvento segna l’inizio di un dono nuovo da parte di Dio che come Pastore buono continua a consolare il suo gregge con i segni della sua presenza che non tarda a manifestarsi a chi disposto a intraprendere passi di conversione”: sono le prime parole pronunciate nell’omelia da mons. Giuseppe Alberti.

(Foto: diocesi di Oppido Mamertina-Palmi)

“Sento che il Signore si fa vicino alla nostra vita con amorevolezza, con attenzione di fronte alla possibile dispersione, con la disponibilità di portare il peso della fatica nell’accompagnare e sostenere, che – ha continuato il nuovo vescovo – si prende a cuore chi gli è stato affidato. Il desiderio è di poter essere riverbero di questa benevolenza divina, nell’intreccio della corresponsabilità pastorale con i presbiteri e i diaconi, nella fattiva e reciproca attenzione egli uni verso gli altri che ci permette di far circolare il precetto evangelico della carità”.
E riferendosi al Sinodo diocesano fortemente voluto da mons. Francesco Milito, che ha lasciato la diocesi dopo quasi 12 anni di servizio episcopale, mons. Alberti ha detto: “So che c’è stato un grande e lungo cammino di sinodalità, fatto di riflessione, di confronto, di discernimento personale e comunitario, recentemente concluso. La via preparata il Signore ora ci invita a percorrerla, lo faremo assieme, e se dovremo raddrizzare qualche sentiero, ci daremo una mano. Forse dovremo abbassare qualche colle, o innalzare qualche valle, come quando si costruisce una strada che si vuole percorrere, per rendere piano il cammino e permettere di transitarvi sopra con celerità e sicurezza”.
Poi l’invito alla conversione continua: “Rinnoviamo la disponibilità a convertirci, ci sono sicuramente atteggiamenti nuovi da assumere, colline orgogliose da abbassare, valli di paura o di tiepidezza da colmare, sentieri di giustizia e di pace da raddrizzare”.
E ancora “Il Signore sta donando a noi un tempo nuovo, alla nostra diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, alle nostre comunità cristiane, ai preti e ai diaconi, al Seminario e alle comunità religiose, ai laici impegnati e ai fedeli tutti. Tutto questo lo sentiamo una grazia, una nuova opportunità, un tempo favorevole, che favorisce passi nuovi; lo sentiamo anche un invito alla conversione, che dà movimento alla nostra fede e non la rende stantia come l’acqua ferma, un invito che apre le menti e i cuori alle novità di Dio che continuano a venire per noi e per la chiesa, dentro il mondo e la storia di oggi”.
Prima della celebrazione, la giornata dell’ingresso del vescovo è stata scandita da alcuni momenti significativi. Nella mattinata ha incontrato gli operai e le autorità del Porto di Gioia Tauro, i sindaci e le autorità civili e militari del territorio diocesano e poi nel primo pomeriggio in un clima fraterno, gioioso e di condivisione, il vescovo in forma privata ha fatto visita agli ospiti e al personale della casa famiglia di Castellace, ascoltando le storie dei malati di Aids.
Il vescovo, che ha scelto come motto uno dei versetti finali del Vangelo di Matteo (28,19-20) “Euntes ergo, Ego vobiscum sum” (“Andate dunque, Io sono con voi”), nei prossimi appuntamenti pubblici incontrerà nel Salone diocesano di Rizziconi, venerdì 15, l’Azione Cattolica diocesana e domenica 17 celebrerà alle ore 17.45 la messa nella concattedrale di Palmi.

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