Cop28: Anderson (ActionAid), “la nuova bozza del Global Stocktake fa un enorme passo indietro”

“La precedente bozza del testo della Cop28 ha aperto nuove strade proponendo l’eliminazione graduale dei combustibili fossili. Per portarla al traguardo dovevamo solo concordare finanziamenti e scadenze eque che avrebbero reso il pacchetto attuabile per i Paesi a basso reddito”. Lo ha dichiarato Teresa Anderson, responsabile globale di ActionAid per la giustizia climatica, commentando la bozza del testo presentato alla Cop28 sul Global Stocktake. “Invece di avvicinarci a un futuro senza combustibili fossili, questa nuova bozza del Global Stocktake fa un enorme passo indietro. È incredibilmente vuota di nuovi impegni. Invece di decidere di agire, si limita a ‘riconoscere la necessità’ di ridurre gradualmente il ‘carbone unabated’ e di aumentare le energie rinnovabili, tralasciando qualsiasi riferimento ad altri combustibili fossili come il petrolio e il gas. La bozza ‘rileva la necessità’ di finanziamenti, ma in realtà non ne fornisce. Inoltre, legittima la cattura e lo stoccaggio del carbonio, tecnologie smascherate come false dagli esperti. Dopo tutto lo slancio e la speranza che si erano creati tutto questo è semplicemente devastante”, ha sostenuto Anderson. Con la qualifica di “unabated” si intendono i combustibili fossili prodotti e utilizzati senza catturare la CO2 emessa lungo l’intero ciclo di vita.
“Se i maggiori inquinatori non iniziano ora a eliminare gradualmente i combustibili fossili, nessuno di noi avrà un futuro sicuro – ha aggiunto Anderson -. Con la Cop28 che si concluderà domani, abbiamo bisogno che i Paesi ricchi accettino di porre fine alla loro dipendenza dai combustibili fossili e forniscano i finanziamenti necessari per raggiungere l’accordo e promettere un futuro più sicuro per miliardi di persone”.
Il Global Stocktake è il principale strumento predisposto dall’accordo di Parigi, all’articolo 14, per la sua realizzazione. Letteralmente significa “inventario globale”, serve a fare il punto sullo stadio di avanzamento delle politiche climatiche e a ricalibrare i piani d’azione nazionali o NDCs (Nationally Determined Contributions) che periodicamente, ogni 5 anni, gli Stati devono consegnare.

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