Terra Santa: Gerusalemme, ieri nel santuario mariano di Deir Rafat l’atto di consacrazione della Terra Santa al Cuore Immacolato di Maria. “Sperperato il dono della pace”

Deir Rafat, immagine della Vergine Maria regina della Palestina (Foto Lpj.org)

“L’umanità si è allontanata dal percorso di pace. Ha dimenticato le lezioni apprese dalle tragedie del recente passato, dai sacrifici di milioni di caduti nelle guerre. Con i nostri peccati abbiamo spezzato il cuore del nostro Padre celeste, che desidera che siamo fratelli e sorelle. Ora con vergogna gridiamo: Perdonaci, Signore!”: comincia così l’Atto di Consacrazione della Terra Santa al Cuore Immacolato di Maria celebrato ieri nel santuario mariano di Deir Rafat in occasione della Solennità della Vergine Maria, Regina della Palestina, durante la Messa presieduta dal patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa. Al termine della liturgia ha poi avuto luogo la tradizionale processione con l’icona della Vergine Maria, Regina della Palestina. Una festa che tradizionalmente richiama migliaia di fedeli nel santuario mariano a metà strada fra Tel Aviv e Gerusalemme ma che quest’anno, a causa della guerra in corso a Gaza, ha visto la presenza di poche persone. “Santa Madre – è l’invocazione contenuta nell’Atto – in mezzo alle nostre lotte e debolezze, in mezzo al mistero dell’iniquità che è il male e la guerra, tu ci ricordi che Dio non abbandona mai il suo popolo, ma continua a guardarci con amore. Egli ti ha donato a noi e ha fatto del tuo Cuore Immacolato un rifugio per la Chiesa e per l’umanità intera… Siamo certi che, nei momenti più travagliati della nostra storia, non rimarrete sordi alla nostra supplica e verrete in nostro aiuto”. La preghiera chiede a Maria di ripetere il miracolo di Cana, “Non hanno vino”: “Ora, o Madre, ripeti queste parole, perché ai nostri giorni abbiamo esaurito il vino della speranza, è svanita la gioia, è venuta meno la fraternità. Abbiamo dimenticato la nostra umanità e sperperato il dono della pace. Quanto abbiamo bisogno del tuo aiuto materno! Regina del Rosario, facci sentire il bisogno della preghiera e della penitenza. Guida i leader mondiali e coloro che decidono il destino delle nazioni, affinché decidano secondo giustizia e verità, e operino per il bene comune”. E ancora un’invocazione: “Regina e madre nostra, indica agli abitanti della tua Patria il cammino della fraternità. In mezzo al tuono delle armi, trasforma i nostri pensieri in pace e le nostre spade in vomeri. Il tuo tocco materno lenisca coloro che soffrono e fuggono dai razzi e dalle bombe. Il tuo abbraccio materno conforti quanti sono feriti o costretti a lasciare la propria casa, coloro che hanno perso i propri familiari, i carcerati e coloro che sono dispersi e prigionieri… Madre Maria, desideriamo ora accoglierti nella nostra vita e nella nostra storia. In quest’ora, mentre i popoli della Terra Santa si rivolgono a te, il tuo cuore batte di compassione per loro e per tutti i popoli decimati dalla guerra, dalla fame, dall’ingiustizia e dalla povertà. Perciò, Madre di Dio e Madre nostra, al tuo Cuore Immacolato affidiamo e consacriamo solennemente noi stessi, la nostra Chiesa, l’intera umanità, i popoli del Medio Oriente e, soprattutto, il popolo della Terra Santa, che ti appartiene, poiché hai l’hai abbellito con la tua nascita, con le tue virtù e con i tuoi dolori, e di là hai donato al mondo il Redentore. Concedi che la guerra finisca e che la pace si diffonda nelle nostre città e nei nostri villaggi”.

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