Eurobarometro: guerra e salute pubblica tra le preoccupazioni degli europei. Italiani “euroscettici”

(Bruxelles) “Le molteplici crisi geopolitiche degli ultimi anni continuano a porre ai cittadini e ai responsabili politici sfide profonde. Con l’inflazione ai massimi da decenni, i cittadini vogliono che il Parlamento europeo si concentri sulla lotta alla povertà e all’esclusione sociale (37%)”. Lo si legge nel commento che accompagna l’Eurobarometro odierno. “La salute pubblica rimane rilevante per molti cittadini (34%), così come l’azione continua contro il cambiamento climatico (31%)”. Al primo posto anche il sostegno all’economia e la creazione di nuovi posti di lavoro (31%). In Italia i rispondenti considerano prioritari il supporto alla creazione di nuovi lavori (45%) e alla salute pubblica (42%).
“Allo stesso tempo le recenti crisi, e in particolare la guerra della Russia contro l’Ucraina, stanno rafforzando il sostegno dei cittadini all’Ue: il 62% vede l’adesione all’Unione come una ‘buona cosa’ che rappresenta uno dei risultati più alti mai registrati dal 2007. In Italia questo dato è al 46%”. Due terzi dei cittadini europei (66%) considerano importante l’appartenenza del proprio Paese all’Ue e il 72% ritiene che il proprio Paese abbia beneficiato dall’essere membro dell’Unione (61% per l’Italia).
“In questo contesto, la ‘pace’ torna nella mente dei cittadini come una delle ragioni fondamentali e fondanti dell’Unione: il 36% degli europei afferma che il contributo dell’Unione europea al mantenimento della pace e al rafforzamento della sicurezza sono i principali benefici dell’adesione all’Ue, sei punti di aumento rispetto all’autunno 2021”.
L’Eurobarometro del Parlamento europeo è stato condotto da Kantar tra il 12 ottobre e il 7 novembre in tutti i 27 Stati membri dell’Ue. Il sondaggio è stato condotto faccia a faccia, con interviste video. In totale sono state condotte 26.431 interviste.

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