David Sassoli: card. Zuppi, il suo ricordo “unisce, supera frontiere, steccati, pregiudizi accettati o giustificati”

(Foto Siciliani - Cristian Gennari/SIR)

“Ci ritroviamo in una casa cara a David Maria, indicata da lui, in comunione con le ‘sue’ città Roma, Bruxelles e Firenze. Il ricordo di David non poteva non essere così: unisce, supera frontiere, steccati, pregiudizi accettati o giustificati. Chi cerca l’alto, le cose di Dio e quindi quelle degli uomini, va sempre al di là delle frontiere, non solo nelle cose grandi, ma anche in quelle piccole, a cominciare dalla gentilezza, che è il primo modo per superare l’estraneità, per fare sentire l’interlocutore importante, come è. È passato un anno. La memoria segna il tempo e ci aiuta a misurarlo, a viverlo, perché ci ricorda chi siamo”. Lo ha detto ieri sera il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, nell’omelia della Messa in ricordo di David Sassoli, celebrata nella Chiesa del Gesù a Roma. “David in maniera sorprendente, libera, senza altro interesse che non fossero i suoi ideali, ha lasciato tanti legami, una tela di fili, uniti dal rispetto di tutti, dalla simpatia proprio perché senza vanità e logica di contraccambi, sempre solo con tanta riconoscenza per avere vissuto da uomo vero, appassionato, sempre di incontro e non di scontro – ha raccontato il cardinale -. Oggi ci ricorda e ci ammonisce, senza nessuna supponenza ma con tanta travolgente passione, di essere seri, pieni di consapevole amore, di vergognarsi quando la politica è ridotta a interessi miseri che portano inevitabilmente a perdersi”. “Meno si hanno ideali più crescono i calcoli e le convenienze – ha concluso il presidente della Cei -; meno si guarda in alto più si è trascinati verso il basso e si finisce vittime di questo. Meno guardiamo avanti e facciamo vincere la paura che ci imprigiona nel presente, incapaci di lavorare assieme”.

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