Educazione: don Gonzo (Masci), “non abbiamo il monopolio ma esperienze, carismi da mettere a confronto”

Per educare serve “un patto, un’alleanza” perché “non abbiamo il monopolio, ma esperienze, idee, carismi ma anche leggi, tradizioni, arti e oggi nuove frontiere scientifiche, umanistiche e tecnologiche da mettere a confronto che diventano il tavolo della pace”. Lo ha affermato padre Angelo Gonzo, assistente ecclesiastico del Masci, aprendo l’incontro “Chiamati all’azione: il Patto educativo globale di Papa Francesco” che vede radunati, in presenza e in collegamento, oggi a Roma presidenti e delegati delle 29 associazioni che fanno parte del Copercom.
Quella educativa è una “sfida epocale e globale”, ha osservato, spiegando che educare è “tentare di abbattere ancora quel muro di separazione non solo generazionale ma anche quei muri che stanno sorgendo in tutto il mondo”; è “immischiarci dentro la contemporaneità che pone domande sul piano della libertà – dove l’uomo gioca se stesso –, della giustizia”. Educare, inoltre, “ci introduce nelle inquietudini dell’uomo d’oggi”.
Per il sacerdote, “il progetto educativo assume il volto della pace, intesa come questione etica. Non quella delle bandiere arcobaleno, dell’‘Andrà tutto bene’ ma quella che è incarnata dal Cristo risorto”. Educazione, ha proseguito, è “dare vita e libertà all’incontro, alle relazioni”.

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